Si chiude la porta, rimane aperto il cuore

Papa Francesco oggi ha chiuso la Porta Santa di San Pietro e con essa si è chiuso l'Anno Giubilare della Misericordia.

Si apre ora per tutta la Chiesa, il capitolo della ordinarietà. Il tempo di vivere, restituire, condividere l'esperienza della Misericordia, ricevuta e sperimentata. 

La morte di Gesù, le sue braccia aperte sulla Croce, sono una immagine di plastica armonia con tutta la sua vita: la scelta di stare dalla parte degli ultimi, di camminare con i peccatori, di perdonare ogni peccato, di amare tutti, sino alla fine, sopra ogni cosa... le orme da solcare per seguire il Signore, l'invito del Papa a camminare su questa strada, insieme.

Nel Vangelo compare il malfattore che lo prega dicendo: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno» (v. 42). Questa persona, semplicemente guardando Gesù, ha creduto nel suo regno. E non si è chiuso in se stesso, ma con i suoi sbagli, i suoi peccati e i suoi guai si è rivolto a Gesù. Ha chiesto di esser ricordato e ha provato la misericordia di Dio: «oggi con me sarai nel paradiso» (v. 43). Dio, appena gliene diamo la possibilità, si ricorda di noi. Egli è pronto a cancellare completamente e per sempre il peccato, perché la sua memoria non registra il male fatto e non tiene sempre conto dei torti subiti, come la nostra. Dio non ha memoria del peccato, ma di noi, di ciascuno di noi, suoi figli amati. E crede che è sempre possibile ricominciare, rialzarsi.

Chiediamo anche noi il dono di questa memoria aperta e viva. Chiediamo la grazia di non chiudere mai le porte della riconciliazione e del perdono, ma di saper andare oltre il male e le divergenze, aprendo ogni possibile via di speranza. Come Dio crede in noi stessi, infinitamente al di là dei nostri meriti, così anche noi siamo chiamati a infondere speranza e a dare opportunità agli altri. Perché, anche se si chiude la Porta santa, rimane sempre spalancata per noi la vera porta della misericordia, che è il Cuore di Cristo. Dal costato squarciato del Risorto scaturiscono fino alla fine dei tempi la misericordia, la consolazione e la speranza.

 

[...] Ricordiamoci che siamo stati investiti di misericordia per rivestirci di sentimenti di misericordia, per diventare noi pure strumenti di misericordia. Proseguiamo questo nostro cammino, insieme.

Papa Francesco

Domenica, 20 novembre 2016 - Solennità di Cristo, Re dell'Universo