La Vergine della Fiducia e il servo di Dio Guglielmo Giaquinta

L'immagine della Madonna della Fiducia nella Cappella del Seminario Maggiore Romano

“Tu sei modello e guida nei passi di mia vita, tu sei la mia certezza nel mondo che verrà”. Queste parole semplici ed affettuose sono parte di una preghiera rivolta alla Madonna della Fiducia di un sacerdote educato e formato nel Seminario Maggiore negli anni tra il 1933 e il 1939, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta.

La Madonna della Fiducia è indelebilmente incisa nel cuore dei sacerdoti del Seminario Maggiore, una Mamma presso cui rifugiarsi, un’affidabile compagna di viaggio.

Don Giuseppe De Luca, illustre alunno del Maggiore, noto poeta e scrittore, così descrive il valore di questo affetto filiale:

”C’è stato un tempo, e non è trascorso del tutto, che una sosta nella Cappella del Seminario (dove è conservato il piccolo quadro della Madonna della Fiducia) significò per me e per molti miei pari una meravigliosa pausa, un rasserenamento interiore, veramente un sorriso di Dio nel fondo stanco del cuore. Ci si sentiva confusi ed illusi; se ne usciva miracolosamente sani e svelti. (Sursum corda n.18, 1935)  Sì, sani e svelti come si nota ancor oggi per tutti - giovani e anziani - nell’impeccabile genuflessione davanti all’altare della Madonna!

Per il vescovo Giaquinta, la Vergine della Fiducia è stata la garanzia di sostegno verso la santità ”Quando il peccato ci attrae rimani tu accanto e sii nostra fortezza, quando la mediocrità ci assorbe da noi non ti allontanare, quando l’ascesa alla perfezione del Padre ci stanca mormora tu una parola di sostegno, ripetici il tuo nome, o Maria: Fiducia. Ripetilo a noi e a tutti perché tutti dobbiamo diventare santi.”

E non si dimenticava mai che la Madonna della Fiducia ha sempre uno sguardo particolare di amore per i sacerdoti da Lei custoditi: ”Oggi è la festa del Seminario Maggiore, dei tanti sacerdoti cresciuti e sbocciati all’ombra della Fiducia; domani questi tanti fiori daranno profumo al mondo, saranno i sacerdoti della Chiesa santa di Dio e insegneranno ad avere fiducia in Te, Gesù, e nella tua Madre dolcissima. Donaci un amore intenso a Te e a tua Madre, donalo a noi sacerdoti, donalo a quanti nasceranno alla fede dal nostro sacerdozio.” (2O febbraio 1993)

Nei giorni della sua agonia, ha voluto che nella camera di ospedale l’immagine della Madonna della Fiducia fosse posta in modo da poterla sempre guardare, così che si esaudisse l’anelito della preghiera già citata: ”Io voglio te incontrare, te voglio ammirare; sul cuore tuo poggiare il capo e riposar”.

 

15/02/2015

Maria Mazzei

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Seminario Maggiore Romano - 1° Maggio 1994