Storia del Centro Operativo di Salerno - di Rosario Capuano

La nascita del Centro operativo di Salerno, della nostra famiglia Pro Sanctitate, risale al 1969. La radice di questa bella realtà la troviamo in una Oblata Apostolica, Tita La Mastra, siciliana di Grotte (Ag), ed in un sacerdote salesiano Don Luigi Cosato, che ha assunto con profondo amore e sapienza sacerdotale l’ideale Pro Sanctitate di cui Tita gli aveva parlato. Don Luigi aveva anche partecipato ad un Convegno sacerdotale “Pro Sanctitate” a Sassone nel 1969. L’incontro, certo rassicurante, con il Fondatore del Movimento il Vescovo Guglielmo Giaquinta fu molto significativo: Mons. Giaquinta e Don Luigi si incontrarono e si compresero sul terreno fertile della santità e dell’amore infinito di Dio.

Il lavoro “Pro Sanctitate” iniziò, umilmente, silenziosamente, attraverso la sapienza pastorale di Don Luigi che curava la Direzione spirituale (così cara anche al nostro Padre Fondatore!) e l’amicizia con le famiglie, quest’ultima una costante nell’attività apostolica Pro Sanctitate a Salerno.

Dalla direzione spirituale è nato il gruppo che poi trovò la propria identità apostolica, spirituale, strutturale, nella meditazione e nell’assunzione del messaggio Pro Sanctitate esposto nel volume-base di Mons. Giaquinta: L’amore è rivoluzione. Don Luigi si impegnava con entusiasmo e generosità e leggiamo in una relazione fatta al Convegno Nazionale Pro Sanctitate del ’74 questa dichiarazione “La sua carica interiore entusiasmava molto, unitamente al suo interesse per il messaggio altamente qualificato, alla sollecitazione costante ed un forte impegno missionario. E il gruppo si allargava e cominciò ad aprire le porte ai giovani che sempre più numerosi si accostavano al Movimento”.

“Se il chicco di grano non muore”. Per Don Luigi venne l’ora del distacco: nel settembre del ‘73 Don Luigi, fu inviato Parroco in un’altra zona. Scrive: “mi sembrò opportuno proprio nel giorno della mia partenza da Salerno, settembre ’73, lanciare il Movimento al servizio della Diocesi, sotto la responsabilità dei laici e sacerdoti, spiritualmente sempre presente … Da questa piccola parrocchia di campagna prego affinché il Signore voglia generosamente assistere coloro che mi hanno sostenuto perché il seme gettato diventi sempre più fecondo”. Generoso amore di pastore!

Realtà feconda, quella di Salerno, se il 20 giugno del ’79 - a dieci anni di distanza - si può organizzare nella Sala S. Tommaso in Duomo il primo Convegno Regionale della Campania sul tema: “Un Movimento per la santità: Tutti santi, tutti fratelli”. Presenti il Vescovo di Salerno Sua Eccellenza Mons. Gaetano Pollio che ha presieduto la concelebrazione e il vescovo Giaquinta che ha tenuto l’omelia. Parole bellissime, quelle del Fondatore, che diede al Centro Operativo Pro Sanctitate di Salerno il timbro della “tempesta di Pentecoste”. Un discorso che tutti custodiamo come “testamento” da vivere.

Dobbiamo cercare di rivivere le tre tempeste ed allora avremo la certezza della santità.

Quella della Pentecoste che ci ricorda in modo particolare due sacramenti (battesimo e cresima) che ci pongono di fronte alle nostre responsabilità di cristiani.

La tempesta del sangue che richiede il superamento delle proprie tendenze per la realizzazione del piano di amore anche quando questo non coincide con il piano della istintività.

La tempesta del deserto che ci deve portare a incontrare lo Spirito e il Signore nella preghiera per poi tornare nel mondo che ci guarderà forse meravigliato ma anche incantato di fronte a chi si è lasciato attrarre dall’amore.

La responsabilità di lasciarsi travolgere dal turbine di queste tempeste va vissuta soprattutto di fronte ai giovani che cercano dei punti di riferimento, che siano punti di luci, di esemplarità, di modello. A noi essere irradiazione di Cristo, esemplarità completa di un cristianesimo non detto ma vissuto”.

Nascono negli anni, con la creatività apostolica e spirituale degli associati e aderenti del Movimento, tante iniziative. Angela D’Amico, attivissima Direttrice per circa 18 anni, è stata sempre vigile nel sollecitare, sostenere, incoraggiare. È ancora vivo il ricordo della sua fedeltà alla volontà di Dio, al Fondatore e al Movimento.

Nascono “i cenacoli di palazzo”, incontri formativi settimanali, i nuclei di preghiera “Madonna della Fiducia”, la diffusione del Movimento attraverso la Radio (Radio Stella) e altri mezzi di comunicazione. È l’attenzione alla famiglia che caratterizza da sempre la pastorale del nostro Centro. Le Giornate della Famiglia ci hanno formato e sono diventate la nostra proposta alle comunità parrocchiali. Sempre più è urgente dedicare preghiera e operatività alla famiglia!

Come in ogni Centro Pro Sanctitate, la Giornata della Santificazione Universale è un momento privilegiato di aggregazione, di diffusione, di preghiera, di catechesi. Dal 1 novembre 1988 e negli anni a seguire, si svolge in Cattedrale presieduta dal Vescovo, e nel mese di novembre si svolge in numerose Parrocchie di Salerno e provincia.

Il centro Operativo di Salerno ha avuto sempre molta l’attenzione a tutta la vita del Movimento con la partecipazione a Convegni, incontri, manifestazioni nazionali, e quindi si vive in maniera intensa la gioia dell’appartenenza, la fedeltà al pensiero del Fondatore. E questa fedeltà al Fondatore è stata in un certo senso premiata: infatti l’unica Festa della Luce celebrata dal Fondatore è stata a Salerno nel 1991, il 12 aprile. Ne conserviamo, bellissime, le immagini in un video e le sue parole illuminate rischiarano e rassicurano il nostro cammino.

La crescita personale e comunitaria del nostro Centro è avvenuta anche grazie alla dimensione missionaria e vocazionale che abbiamo imparato dal Fondatore e dalle Oblate che il Signore ci ha donato. Abbiamo partecipato in maniera attiva a numerose missioni ministeriali e settimane della santità in altri centri (Sicilia, Abruzzo, Puglia, Lazio…) e abbiamo anche partecipato ai Convegni di formazione per animatori vocazionali nei quali abbiamo avuto la gioia di incontrare il Fondatore e di ascoltare la sua parola.

Tra la varietà di iniziative proposte, in questi anni, dal nostro C.O. alla diocesi di Salerno- Campagna-Acerno e alla diocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, per la diffusione del nostro messaggio di Santità e Fraternità, quelle più significative, sono state: il primo raduno nazionale dei giovani Pro Sanctitate a Salerno nel 1998; le "tende della Santità" sul Lungomare di Salerno nel 2000; la prima mostra della santità inaugurata in Duomo dall'arcivescovo S. E. mons. Gerardo Pierro il 16 novembre del 2002 al termine del primo concerto a Salerno del coro della Diocesi di Roma diretto dal maestro Mons. Marco Frisina; le numerose settimane della santità organizzate nelle parrocchie della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno e della diocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, dalle quali sono nate alcune vocazioni di membri impegnati.

Negli anni si sono succeduti dei sacerdoti attivi consulenti spirituali, che hanno creduto, amato, lavorato e sofferto per la chiamata universale alla santità e hanno sostenuto e guidato il Movimento. I primi sono stati padre Mosé Fortunato O.F.M. cappuccino e Padre Cleto ritornato alla casa del Padre e attualmente è Padre Gerardo di Poto O.F.M.

Accanto a loro tanti sacerdoti ci seguono con affetto, i sacerdoti amici del Movimento, ci aprono le loro comunità, ci stanno accanto nella vita personale e apostolica.

Gli anni vissuti, gli istanti, i giorni di questi quarantacinque anni trascorsi, gli avvenimenti che il Nostro Centro operativo ha attraversato, per la presenza di Gesù, sono grandi pur nella loro piccolezza; sono avvenimenti di grazia e segni del Suo passaggio, tracce della sua Provvidenza che costruisce nella nostra storia la storia di Dio, storia di santità e di fraternità.

Un aspetto rilevante, nota quasi costitutiva di questo Centro è il profondo legame con l’Istituto delle Oblate Apostoliche, anche se non abbiamo nella nostra città una betania. Una Oblata ha gettato il piccolo seme, ma poi nel corso degli anni è stata assidua, fraterna la presenza delle consacrate: Gilda Napoleone, Antonella Maresca, Teresa Carboni (che segue con affetto di predilezione questa realtà anche ora che è oblata apostolica adoratrice). Portiamo nel cuore la presenza materna di Giuliana che ha seguito con attenzione i nostri passi fino agli ultimi istanti della sua vita offerta a Dio. Una presenza – quella delle oblate - che ha sostenuto le varie attività apostoliche e le missioni; e qui l’elenco delle collaboratrici aumenta, tante giovani oblate in formazione si sono affacciate tra noi con il loro sorriso e la loro disponibilità.

Ma c’è un aspetto ancora più profondo ed intimo che collega il Centro Operativo di Salerno con la Famiglia del Massimalismo e con l’Istituto delle Oblate Apostoliche. Alcuni partecipanti hanno accolto e seguito la vocazione di appartenere all’Istituto delle Oblate come Cooperatrici e di rispondere al Signore come Animatori Sociali; e alcune famiglie, affettuoso “nido” d’amore, si sono radicate nel cuore di un carisma che abbraccia l’ideale della santità comunitaria, e perciò anche familiare, e della fraternità universale.

Una santità comunitaria che abbiamo visto fiorire tra noi e che ora è già fiorita nel Cielo. In corrispondenza con l’inizio dell’esperienza come oblata apostolica adoratrice di Teresa il Signore ha visitato la nostra comunità con sorella morte. Già avevamo vissuto appena la mancanza di Angela, quando nell’arco di quattro mesi altri fiori sono stati recisi: Guglielmo, Concetta e Mario. Vite donate, di generosità, di semplicità, i santi della porta accanto, per noi ora stelle che ci indicano il cammino della vicinanza affettuosa a tutti, luci di eternità che rischiarano i nostri passi a volte stanchi e incerti. Anche in questo tempo pasquale Dio ha conservato la nostra fede e l’ha custodita perché potesse ancora essere rafforzata nel dono che è urgente nel nostro territorio.

Siamo qui, a questo punto, nella nostra storia piena di Dio.

E oggi non possiamo non ringraziare il Signore per chi con amore e con forza ci ha trasmesso tutto questo. Il Fondatore e Padre, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, che è presente, oggi come sempre, a rinnovare il nostro entusiasmo e la nostra fiducia, a sostenere con la sua intercessione i nostri passi e il nostro lavoro, a ripeterci ogni giorno le parole dell’amore di Dio che ci vuole santi, risplendenti davanti agli uomini della perfezione del Padre celeste.

Padre Guglielmo ci ha affidato il carisma prezioso del Movimento da impegnare come i talenti del Vangelo. Come non rinnovare la nostra adesione ad esso, la nostra disponibilità gioiosa? La nostra disponibilità sarà sempre un “eccomi” generoso ripetuto insieme a Maria, Madre della Fiducia. Lei, Maria, Madre della fiducia, è la stella luminosa che guida con sicurezza i nostri passi nella via della santità.

 Rosario Capuano

30/05/2015