Buona Pasqua del Signore - Giovani Pro Sanctitate

I giovani Pro Sanctitate realizzano un videoclip per gli auguri della Pasqua 2020.

In questo tempo di restrizioni e distanziamento sociale forzato, i loro sorrisi escono dalle case delle loro quarantene e arrivano a riempire di senso il silenzio.  

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Equilibri in tempi di crisi: per una spiritualità del precariato

A cura di Alessandra Privitera

 

Cosa fare se le emergenze, sanitarie e non, rischiano di compromettere la nostra routine e ci costringono a vivere quasi sospesi, senza programmi o progetti per un futuro pressoché immediato? Ciò che state per leggere non vuole essere certamente uno studio scientifico o esaustivo in grado di teorizzare la legittimità della crisi, o la sua opportunità da un punto di vista teologico, spirituale o filosofico, ma semplicemente delle riflessioni a voce alta su dei sentimenti o atteggiamenti che a tutti noi, in quanto uomini, può capitare di attraversare, a prescindere da quale sia il nome di ciò che ci è dato di vivere, che sia il Covid-19 o un evento che sconvolge la nostra vita personale e/o familiare.

 

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Guardate ai veri eroi di questi giorni

5 aprile 2020, Domenica delle Palme. A causa della pandemia di Coronavirus che ormai da mesi affligge il mondo intero, Papa Francesco ha presieduto la solenne celebrazione liturgica in una Basilica di San Pietro praticamente deserta. Una celebrazione senza processione e senza pellegrini, ma che i fedeli di tutto il mondo hanno potuto seguire in streaming da casa.

Il Papa nella sua omelia ha ricordato come Gesù per primo ci ha amati e ci ha serviti fino al punto da sacrificarsi per noi, lasciando che il nostro male si accanisse su di lui e lo portasse alla morte in croce. Il Signore ci ha serviti fino a provare il dolore peggiore che chi ama può provare, ovvero essere tradito ed essere abbandonato. Tutto questo per ricordarci come anche noi, oggi, pur vivendo un periodo difficile, di dramma e di sofferenza, in cui vediamo sgretolarsi tutte le nostre certezze e ci sembra di andare alla deriva, non dobbiamo sentirci abbandonati proprio perché, dice il Papa, c’è “Gesù che dice a ciascuno di noi: «Coraggio: apri il cuore al mio amore. Sentirai la consolazione di Dio, che ti sostiene»”.

 

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L'AMORE è RIVOLUZIONE - Campo estivo Giovani Pro Sanctitate

Dal 27 luglio al 2 agosto, noi giovani del movimento ci siamo incontrati per il campo estivo che quest'anno si è svolto a Mezzo Monreale, ospitati nella struttura dei padri agostiniani.

Il tema di quest'anno è stato "Giovani coraggiosi per una rivoluzione dell'amore". Abbiamo percorso giorno per giorno le tematiche dell'amore a 360°, l'Amore con la A maiuscola, quello che viene da Dio e che da Lui ha origine.

Abbiamo visto che è Lui a fare sempre il primo passo nei nostri confronti, che ci vuole bene fino al punto da accettare tutto di noi, anche le nostre brutture e i nostri errori. Dio ci aspetta, ci chiama per nome, ci accoglie a braccia aperte e ci offre la sua acqua di vita eterna. Questa è la prima rivoluzione: la Rivoluzione di un amore anticipante e incondizionato.

Questa accoglienza gratuita e piena di Dio per noi, l'abbiamo sperimentata anche tramite due figure di persone che hanno messo in gioco se stessi pur di fare del bene per i più bisognosi: Padre Pino Puglisi (la cui casa è diventata un museo) e Biagio Conte, che accoglie nella sua comunità poveri, bisognosi e immigrati.

Una delle giornate più intense è stata quella dedicata all'esperienza di deserto. Le ore passate in silenzio, ammirando la natura che ci circondava (Piano Battaglia, nel cuore delle Madonie), ci hanno permesso di entrare in noi stessi, nel profondo del nostro cuore, per instaurare un dialogo diretto con Dio.

 

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L’AMORE E’ RIVOLUZIONE: TUTTI SANTI TUTTI FRATELLI - Convegno Nazionale del Movimento Pro Sanctitate

L’AMORE E’ RIVOLUZIONE:

TUTTI SANTI TUTTI FRATELLI

 

Convegno Nazionale del Movimento Pro Sanctitate

 

Dal 29 novembre al 01 dicembre 2019  si terrà presso la Fraterna Domus a Sacrofano (Roma) il Convegno Nazionale del Movimento Pro Sanctitate.

L’evento è dedicato alla realtà Pro Sanctitate e a tutti coloro che desiderano conoscere, approfondire, condividere il tema della chiamata alla santità.

L’amore è rivoluzione: tutti santi, tutti fratelli. Il tema dell’incontro chiama a riunirsi la componente italiana del Movimento Pro Sanctitate nell’anno in cui ricorre il 25° anniversario dalla nascita al Cielo del Fondatore, il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta.  

La santità come risposta alle urgenze del mondo, la fraternità come strumento per costruire la pace: i lavori del Convegno approfondiranno la “rivoluzione” pacifica del Vangelo e di tutti coloro che si fanno compagni di viaggio di ogni uomo e ogni donna, testimoni della speranza che viene da Dio.

Tutti santi, tutti fratelli: parole che hanno cambiato la vita di quanti hanno abbracciato l’ideale della santità e della fraternità universali con scelte coraggiose, percorsi di assoluta generosità, esperienze comunitarie feconde e decisive.

Il Movimento Pro Sanctitate si raduna nel segno della festa, della gratitudine e dell’impegno.

 

Festa per la gioia di stare insieme, di condividere esperienze, di raccontarsi la vita.

Gratitudine per il dono di tanti fratelli, compagni di strada e di fede.

Impegno perché la rivoluzione dell’amore chiede menti aperte, cuori ardenti, mani generose.

 

La città, le case, le scuole, gli uffici, le strade attendono la “rivoluzione dell’amore”, fatta da uomini, donne, giovani e bambini che credono nel Vangelo. 

Mente o Cuore?

È sempre il pensiero che fa la differenza. È dal pensiero che nascono le azioni, le scelte, i diversi atteggiamenti delle nostre giornate. Chiedersi “cosa penso?” permette di conoscersi. Ma non i pensieri superficiali bensì quelli profondi, quelli che non riusciamo ad accettare o che abbiamo rimosso.

Se penso di non essere abbastanza, farò di tutto per farmi accettare, oppure mi impegnerò tanto a buttare fango sulle persone così da non sentire il malessere che deriva dal senso di inadeguatezza che provo.

Se penso che gli altri sono stupidi avrò un atteggiamento di sufficienza o superiorità. Se penso che gli altri sono cattivi o penso che non ci si può fidare di nessuno, attiverò sempre atteggiamenti di difesa o di attacco.

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“Siamo membra gli uni degli altri”: la comunicazione per una società totalmente inclusiva

Lo scontro sulla comunicazione e la conseguente demonizzazione della tecnologia continuano anche oggi. Alcuni vorrebbero attribuirne la responsabilità alla Chiesa. Al contrario, la Chiesa ha dato prova di riconoscere le potenzialità e la vocazione dei nuovi canali di comunicazione. (leggi su w2.vatican.va)
Ne è una prova il recente messaggio per la 53a Giornata delle Comunicazioni Sociali.   In questo, Papa Francesco sottolinea come la comunicazione sia relazione. Non a caso, etimologicamente, ritroviamo la stessa radice di com-unione e con-divisione: si tratta di qualcosa che si mette in comune. Non si possono certo nascondere i rischi che la pervasività di Internet porta con sé, ne sono esempi la disinformazione (le fake news) e il cyberbullismo. Ma Francesco ci ricorda che la rete è “solo” uno strumento, neutro per definizione: non può essere, in sé, buono o cattivo ma assume la connotazione dello scopo e delle modalità con cui si utilizza.

 

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Weekend di formazione: diventare educatori Pro Sanctitate

“Il compito del moderno educatore non è di disboscare giungle, ma di irrigare deserti”.

Questa citazione di Lewis mi ha risuonato nella testa per tutto il weekend di formazione trascorso a Roma dal 3 al 5 maggio con un gruppo di ragazzi universitari del Movimento. Lo scopo di queste giornate era proprio quello di iniziare a formarci come educatori ed animatori per le prossime esperienze (in primis quella che si terrà a Monreale a fine luglio con i ragazzi delle superiori). Essere educatori Pro Sanctitate non è una cosa semplice: è necessario infatti aver già maturato e aver fatto propri certi messaggi ed ideali, quegli stessi ideali che stanno alla base del Movimento.

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Percorsi di fraternità

CNS photo/Vatican Media
CNS photo/Vatican Media

Percorsi di fraternità: questo è il titolo di un paragrafo dell’Esortazione Apostolica post-sinodale Christus vivit dedicata ai giovani. Papa Francesco inizia parlando di crescita spirituale. L’espressione “crescita spirituale” mi fa un po’ timore, mi sembra qualcosa di molto faticoso che implica una maggiore consapevolezza “teorica” della propria fede, un lavoro individuale. Il Papa invece mi dice: “La tua crescita spirituale si esprime soprattutto nell’amore fraterno, generoso, misericordioso” (163). Questo cambia tutto. Certo, ci vuole molta fatica, ma ora riesco a coglierne la concretezza e la bellezza. Cogliamo allora l’invito ad uscire da noi stessi per cercare il bene degli altri. Fin dall’inizio del catechismo ci viene spiegato il comandamento di Gesù “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Mc 12,31) e ci invitano a riconoscere Dio nel volto del prossimo. Lo sappiamo tutti. Ma viverlo realmente è tutt’altra cosa, è una scelta che va fatta ogni giorno. Per questo il Papa ci ricorda che dobbiamo “uscire da noi stessi per riconoscere la bellezza nascosta in ogni essere umano, la sua dignità, la sua grandezza come immagine di Dio e figlio del Padre” (164).

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Il bello della nostra vita!

I giovani Pro Sanctitate hanno vissuto insieme un'esperienza in Sicilia che li ha preparati alla Pasqua e ha permesso loro di vivere l'esperienza della comunione. Ascoltiamo le loro voci.

 

Domenica 31 Marzo noi giovani Pro Sanctitate ci siamo recati al santuario della Madonna della Sciara a MascaLucia che per molto tempo fu seppellito da un’eruzione dell’Etna ma, nonostante ciò, il simulacro dopo anni fu ritrovato intatto.

In questo luogo, immerso nella natura, abbiamo vissuto l’esperienza del “deserto” con momenti di riflessioni sul tema “hai mutato il mio lamento in danza”. Dopo il silenzio, abbiamo fatto la condivisione in gruppo per confrontarci sulle domande, difficoltà, dubbi nati dalla riflessione.

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Sintesi dell’Esortazione Apostolica post-sinodale dedicata ai giovani CHRISTUS VIVIT

Sintesi dell’Esortazione Apostolica post-sinodale

dedicata ai giovani

Christus vivit

 

È stata presentata, il 2 aprile 2019, l’Esortazione Apostolica post-sinodale “Christus vivit”, firmata lunedì 25 marzo nella Santa Casa di Loreto e indirizzata «ai giovani e a tutto il popolo di Dio». Il documento, composto di nove capitoli divisi in 299 paragrafi, è frutto della XV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

 

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La Casa di Maria è anche la casa della famiglia

Nella mattina del 25 marzo, Papa Francesco è arrivato a Loreto accolto dall’arcivescovo Monsignor Dal Cin, dal sindaco e dalle altre autorità locali e si è recato al santuario della Santa Casa di Loreto.

In occasione della solennità dell’Annunciazione, il Santo Padre si è recato a Loreto anche per firmare e affidare così alla Madonna l’esortazione apostolica post sinodale dedicata ai giovani. Nel suo discorso davanti ai fedeli, Papa Francesco ha sottolineato che “la casa di Maria è anche la casa della famiglia”, ricollegandosi così ad una tematica molto delicata ma allo stesso tempo fondamentale nel mondo odierno. Oggi infatti “la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna assume un’importanza e una missione essenziali. È necessario riscoprire il disegno tracciato da Dio per la famiglia, per ribadirne la grandezza e l’insostituibilità a servizio della vita e della società”, ha detto il Papa.

 

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La perfezione dell'imperfezione

Siate perfetti….”  (Mt 5,48)

E noi come lo abbiamo tradotto? Sii bravo in tutto! Eccelli in ogni cosa! Sii il migliore, il primo.

La ricerca della perfezione sancisce molti ambiti del nostro quotidiano e caratterizza tanti aspetti della nostra vita. A scuola, dietro l’ansia di tanti ragazzi, leggo spesso l’enorme carico di aspettative dei genitori. L’altro giorno mi ha molto colpito l’intervista in televisione di una ragazza guarita da anoressia: alla domanda “come è iniziato il tutto” la sua risposta è stata “c’era in me una continua ricerca di perfezione”.

Forse è il caso di chiedersi quale perfezione intendeva Gesù e quale perfezione, invece, è dettata dal nostro ego! A me sembra che, quella dettata dal nostro ego, nasconda un bisogno di “tenere tutto sotto controllo”. Un bisogno che ha a che fare con l’insicurezza, con la paura.

 

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Dopo la GMG in Honduras e Panama: Educazione – lavoro - famiglia – comunità

Dopo la GMG  in Honduras e Panama

 

Il 1° febbraio alle ore 22.30 siamo ritornate a Riga da Panama.

Un salto enorme: dal caldo al freddo, dalla povertà dell’Honduras ad un altro tipo di povertà, dal contrasto ricchezza-povertà di Panama city alla ricchezza-povertà di Riga; dall’entusiasmo della GMG al mettere in pratica nel quotidiano tutto cio’ che il Santo Padre ha affidato ai giovani!

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GIORNATA PER LA VITA 2019

Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 41ª Giornata Nazionale per la Vita

(3 febbraio 2019)

 

È VITA, È FUTURO

 

Germoglia la speranza

            «Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa» (Is 43,19). L’annuncio di Isaia al popolo testimonia una speranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uomo, che ha radici di certezza nel presente, in quello che possiamo riconoscere dell’opera sorgiva di Dio, in ciascun essere umano e in ciascuna famiglia. È vita, è futuro nella famiglia! L’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel figlio suo Gesù. Questa è l’eredità, il germoglio, che possiamo lasciare alle nuove generazioni: «facciano del bene, si arricchiscano di opere buone, siano pronti a dare e a condividere: così si metteranno da parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita vera» (1Tim 6, 18-19).

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Maria, la influencer di Dio

La salvezza che Dio ci dona è un invito a far parte di una storia d’amore che si intreccia con le nostre storie; che vive e vuole nascere tra noi perché possiamo dare frutto lì dove siamo, come siamo e con chi siamo. Lì viene il Signore a piantare e a piantarsi; è Lui il primo nel dire “sì” alla nostra vita, Lui è sempre il primo. È il primo a dire “sì” alla nostra storia, e desidera che anche noi diciamo “sì” insieme a Lui. Lui sempre ci precede, è il primo.

E così sorprese Maria e la invitò a far parte di questa storia d’amore. Senza dubbio la giovane di Nazaret non compariva nelle “reti sociali” dell’epoca, lei non era una influencer, però senza volerlo né cercarlo è diventata la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia. 

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Allargare gli orizzonti

«Aprite la finestra e guardate l’orizzonte»,  ha detto Papa Francesco ai  giovani detenuti nel carcere minorile Las Garzas di Pacora. Per la prima volta, la liturgia penitenziale della Gmg è stata celebrata in un carcere. Preghiere, canti, riflessioni, poi le parole del papa. Al termine della liturgia penitenziale, il Papa ha confessato cinque giovani.

Il Vangelo proclamato è quello di San Luca, il brano in cui i farisei e gli scribi si scandalizzano per il comportamento di Gesù. Parlando dei farisei, papa Francesco ricorda che «mentre quelli si limitavano solo a mormorare», Gesù «accoglie i peccatori e mangia con loro». Due prospettive diverse: «uno sguardo sterile e infecondo - quello della mormorazione e del pettegolezzo - e un altro che chiama alla trasformazione e alla conversione: quello del Signore».

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Dalla Lettonia a Panama passando per l'Honduras

Dal 15 al 20 gennaio, un gruppo di giovani lettoni, insieme a Rita e Liliane, ha fatto un’esperienza missionaria e di servizio in Honduras. Ora sono arrivati a Panama, dove aspettano l’incontro con Papa Francesco.

 

Perché abbiamo pensato di svolgere la pre-GMG in Honduras? Molto semplice.

Quando abbiamo visto che la GMG sarebbe stata a Panama, abbiamo pensato offrire ai giovani una esperienza di missione. Rita, conoscendo diversi missionari Maltesi nei paesi attorno a Panama, ha scritto a loro. Nel frattempo noi pregavamo e dicevamo: “chi ci risponde per primo è segno che il Signore vuole che andiamo lì”. Così è stato. Il primo che ha risposto è stato Mons. Joseph Bonello, ofm, Vescovo della diocesi di Juticalpa Olancho. Mons. Joseph è della stessa parrocchia di Rita a Malta. 

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GMG 2019: la festa è iniziata!

Giovani tutt'altro che disimpegnati. Parlano di ambiente, di pace, fanno proposte concrete; hanno tutti lo stesso desiderio di pace e di giustizia. Sono i ragazzi della Gmg 2019. Arrivano da contesti segnati da profondi problemi sociali e difficili situazioni politiche che hanno un forte impatto sulla vita delle popolazioni: migrazioni, povertà, disperazione. Hanno accolto l'invito di Papa Francesco: «Non guardate dal balcone la vita, immergetevi in essa come ha fatto Gesù. Non lasciate che altri siano protagonisti del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futuro! … Attraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonisti di questo cambiamento» (27 luglio 2013, Gmg di Rio de Janeiro). 

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VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI GIOVANI IN PREPARAZIONE ALLA XXXIV GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2019

Cari giovani,

 

ci stiamo avvicinando alla Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà a Panama il prossimo mese di gennaio e avrà come tema la risposta della Vergine Maria alla chiamata di Dio: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).

 

Le sue parole sono un “sì” coraggioso e generoso. Il sì di chi ha capito il segreto della vocazione: uscire da sé stessi e mettersi al servizio degli altri. La nostra vita trova significato solo nel servizio a Dio e al prossimo.

Ci sono molti giovani, credenti o non credenti, che al termine di un periodo di studi mostrano il desiderio di aiutare gli altri, di fare qualcosa per quelli che soffrono. Questa è la forza dei giovani, la forza di tutti voi, quella che può cambiare il mondo; questa è la rivoluzione che può sconfiggere i “poteri forti” di questa terra: la “rivoluzione” del servizio.

 

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IL PAPA, I GIOVANI E LA GMG

Al termine dell’Angelus del 20 gennaio, Papa Francesco ha chiesto preghiere per l’imminente appuntamento con i giovani a Panama e ha presentato Click To Pray, la Rete Mondiale di Preghiera che consentirà a tutti, in ogni parte del mondo, di pregare insieme, in particolare per i giovani che parteciperanno alla GMG.

 

«Tra pochi giorni partirò per Panamá, dove dal 22 al 27 gennaio si svolgerà la Giornata Mondiale della Gioventù. Vi chiedo di pregare per questo evento molto bello e importante nel cammino della Chiesa.

 

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Camminando insieme… in ascolto dello Spirito

A due mesi dalla pubblicazione del Documento finale del Sinodo 2018 su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, pubblichiamo un commento di Mons. Di Cristina, Consulente nazionale del Movimento Pro Sanctitate.

 

Il Documento finale del Sinodo dei Vescovi  dello scorso ottobre 2018 apre sull’onda emotiva suscitata nei Vescovi stessi dall’esperienza assolutamente unica della presenza dei giovani durante i loro lavori. «Abbiamo camminato insieme, con il successore di Pietro che ci ha confermato nella fede… Abbiamo lavorato insieme, condividendo ciò che ci stava più a cuore… La presenza dei giovani ha segnato una novità: attraverso di loro è risuonata nel Sinodo la voce di tutta una generazione…» (2). Da qui, sul richiamo all’icona pasquale dei Discepoli di Emmaus, prende il via l’idea madre del Documento: quella che vede in Gesù il modello del cammino della Chiesa accanto alle giovani generazioni (4). Come Gesù, fattosi «giovane con i giovani per divenire esempio per i giovani e consacrarli al Signore» (il tratto riprende un bel passaggio di S. Ireneo), anche la Chiesa, imparando da Lui saprà «cogliere al meglio la benedizione della giovinezza» (63). Il cammino dei pastori della Chiesa con i giovani, ma anche dei laici per ciò qualificati, comincerà dunque dall’ascolto dei giovani: un ascolto delle loro domande che, come quelle dei discepoli di Emmaus, la Chiesa stessa saprà opportunamente suscitare, consapevole del desiderio che i giovani stessi hanno di essere ascoltati (6). E sarà un cammino animato fin dapprincipio da un sì aperto verso un futuro, un compito e una meta che, seppure inizialmente non chiari, appariranno presto rischiarati dalla «logica vocazionale» (72). 

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Imparare a scommettere sui giovani

Si è concluso con la Santa Messa di domenica 28 ottobre il Sinodo dei Vescovi sui giovani. Nel suo discorso Papa Francesco ha ricordato come il documento conclusivo sia frutto dell'intercessione dello Spirito Santo e che, in quanto tale, deve essere tenuto ben presente da tutta la Chiesa come riferimento e supporto per i prossimi passi che la Chiesa stessa sarà chiamata a muovere.

Se l'Instrumentum laboris è il quadro di riferimento unitario emerso dopo due anni di ascolto, il documento finale è il risultato del discernimento e delle tematiche su cui i Padri sinodali si sono concentrati.

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Una generazione unica e irripetibile

Papa Francesco, nel corso del Sinodo appena concluso, ha ribadito più volte l’importanza di mettersi in ascolto dei giovani, di tutti i giovani. Molti hanno colto questo invito e da questo ascolto si è cercato anche di capire come i giovani vivono la fede oggi. Non è facile, poiché si tratta di entrare in una dimensione che appartiene agli aspetti più intimi e profondi dell’esperienza umana. Una premessa semplice ma importate: i giovani non sono una categoria omologata. Ciascuno ha una storia unica e un percorso irripetibile. È facile etichettare i giovani come atei semplicemente per il fatto che in pochi partecipano alla Messa domenicale. La contrapposizione credente/non credente è riduttiva e semplicistica, non racconta cosa c’è nel profondo.

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La capacità di scegliere la vita

Baden Powell sosteneva che «nessun insegnamento vale quanto l’esempio», e rileggendo le parole del Papa al Campus Misericordiae a Cracovia questo motto scout calza alla perfezione. I discorsi sui «giovani» sono tanti e se ne sentono ovunque. Sebbene sia normale e in parte giustificabile identificare i ragazzi di una certa fascia d’età nella parola ‘giovani’, spesso e volentieri questo significa ridurre ogni ragazzo o ragazza ad un puntino nero in un quadro colorato, una goccia dell’oceano, che per quanto indispensabile viene annullata dall’impossibilità di esprimere se stesso.

Penso, che prima di proiettare un ragazzo sul «futuro del nostro paese», con frasi tipo «voi siete il nostro domani! Il futuro è nelle vostre mani», bisognerebbe infondere in quel ragazzo la capacità di scegliere la vita. Mi spiego. I discorsi lungimiranti hanno senso ed effetto solo se i ragazzi hanno già compreso quanto la loro vita sia unica, indispensabile e quanto un intero oceano senza la sua gocciolina valga meno.

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La Chiesa non è un dio-google!

Continuano, giorno dopo giorno, i lavori in Vaticano dove i Vescovi portano all’attenzione domande, riflessioni e punti di vista riguardo i giovani, la fede e la vocazione.

Nel corso del Sinodo hanno modo di parlare ragazzi di varie nazionalità, con lo scopo di portare una testimonianza viva e diretta di cosa significhi vivere nel mondo per i giovani d’oggi.

Uno degli interventi di questi ultimi giorni ha particolarmente colpito e commosso i padri sinodali: si tratta di un giovane ventiseienne iracheno che ha fatto riferimento all’immenso numero di persone cristiane uccise in Iraq, agli atti di terrorismo e ai rapimenti che continuano a sconvolgere il suo Paese e non solo.

 

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Lettera ai giovani

Carissimi ragazzi del Movimento Pro Sanctitate,

 

in occasione del Sinodo dei Vescovi a voi dedicato sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale» in questo intenso ottobre 2018, vi scrivo con grande gioia e inizio questo mio saluto con le parole importanti rivolte da Papa Francesco a Vilnius, in Lituania, nel settembre scorso a giovani come voi. Le parole del Papa evocano la morsa nella quale il nostro tempo ci stringe: la vita come una performance rispetto alla quale o sei adatto o sei “fuori” come in molta televisione viene ripetuto.

Sentite il Papa:  

«Se la vita fosse un’opera di teatro o un videogioco sarebbe ristretta in un tempo preciso, un inizio e una fine, quando si abbassa il sipario o qualcuno vince la partita.

Ma la vita si misura con altri tempi, non con i tempi del teatro e del videogioco: la vita si gioca in tempi rapportati al cuore di Dio. A volte si avanza, altre volte si retrocede, si provano e si tentano strade, si cambiano… 

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Noi per...unici, solidali, creativi

#identità #relazione #dono. Questi i tre hashtag che hanno accompagnato i giovani all’incontro con il Papa e i padri sinodali, il 6 ottobre.

L’aula Paolo VI è stata arricchita da giovani che si sono alternati tra balli, canti e testimonianze che hanno segnato l’animo dei partecipanti e del Santo Padre che è voluto ritornare sul tema dei nonni ricordando di guardare alle nostre radici: “ricordatevi di parlare con i nonni, l’amore”, ha detto il Santo Padre, “è la chiave per la risoluzione di ogni problema”. Il cuore delle storie e delle molte testimonianze di ragazzi è, infatti, l’Amore di Dio. Giovani che sono scappati dagli attentati terroristici, che sono riusciti a vincere la dipendenza dalla pornografia, il bullismo, la droga pronunciando parole di speranza che, in perfetto silenzio, hanno ascoltato e si sono fatti provocare dalla voce dei loro coetanei.

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Trovare la strada giusta, quella che il Signore oggi chiede alla sua Chiesa

Il 3 ottobre si è tenuta la prima giornata del Sinodo indetto da Papa Francesco su I giovani, la fede e il discernimento vocazionale.

Il Papa, nell’omelia della S. Messa di apertura, ha rivolto un chiaro invito ai 267 Vescovi che fino al 28 ottobre saranno impegnati in Vaticano: restare uniti in questo cammino che possa «allargare orizzonti, dilatare il cuore e trasformare quelle strutture che oggi ci paralizzano, ci separano e ci allontanano dai giovani, lasciandoli esposti alle intemperie e orfani di una comunità di fede che li sostenga, di un orizzonte di senso e di vita».

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Ad un certo punto qualcosa è successo!

Chantal e Vincenzo sono due ragazzi di 16 anni. Queste poche righe sono state scritte nell'agosto del 2018, all'indomani di una esperienza di "deserto", vissuta all'Eremo delle Carceri di Assisi, durante il campo dei Giovani Pro Sanctitate "in cammino" verso l'incontro con Papa Francesco.

Le parole semplici e profonde di questi due teenager, dimostrano quanto ancora possa essere attrattiva ed eloquente la vita dei santi.

 

Molto spesso noi giovani dimentichiamo il vero senso della vita, fatichiamo a comprenderla, fatichiamo a viverla perché troppo presi dal banale, perché troppo presi da quello che non serve, che troppe volte ci impedisce di capire il vero significato delle cose. 

 

 

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RompiAMO il ghiacchio!

L'estate, tempo di riposo e svago, può essere l'occasione per fare nuove amicizie, creare nuovi legami... e riflettere un pò. È quello che è successo ai ragazzii Pro Sanctitate che si sono incontrati a Fiuggi nel mese di luglio.

Una sfida per rompere il ghiaccio, un tempo necessario per un’operazione che li ha coinvolti a vari livelli.

La tematica proposta era quella dell’affettività: "RompiAMO il ghiaccio", un percorso introspettivo alla scoperta di un Dio che ci guarda con amore e ci accetta come siamo.

Ragazzi dagli 11 ai 15 anni di varie parti d'Italia (Brescia, Imperia, Fiuggi e Roma) hanno avuto l'opportunità di conoscersi da vicino e riflettere sull'esperienza dei legami affettivi: un tempo per 'guardarsi dentro'. È stata un’impresa non da poco che ha suscitato negli animi una rivoluzione. 

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Siamo qui!

Ed eccoci qua, ragazzi del Movimento Pro Sanctitate, nel pieno dei preparativi per questa nuova avventura insieme…

Anche quest'anno, infatti, l'esperienza estiva si avvicina e sarà del tutto nuova, diversa dagli scorsi anni e da ciò a cui siamo abituati.

Dopo vari anni passati tra Ciciliano, Calino e Monreale, con nel mezzo anche la Giornata mondiale della Gioventù in Polonia, quest'anno partiremo da Assisi alla volta di Roma per incontrare papa Francesco insieme agli altri giovani d'Italia in vista del Sinodo del 2018 proprio sui giovani.

 

 

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Io, tu, noi ... con Francesco

Dal 27 al 30 dicembre scorso, durante le festività natalizie, ad Assisi si è ritrovato un folto gruppo di preadolescenti dagli 11 ai 14 anni, provenienti da diverse zone del centro- nord Italia - Imperia, Calino, Pescara - per vivere un’esperienza invernale di approfondimento della fede e di crescita umana e spirituale, in compagnia di San Francesco. 

“Io tu noi con Francesco” era il titolo del campo ed è stato anche il filo conduttore che ha permesso ai ragazzi di muoversi dentro alla città in compagnia di un personaggio tutto da riscoprire. Hanno vissuto giornate intense, scandite da laboratori, tempi di preghiera e riflessione personale e di gruppo e di visita ai luoghi più importanti della vita del santo. 

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IO TU NOI… CON FRANCESCO

Assisi è terra di vocazione per elezione.

Francesco è solo un ragazzo, quando Dio lo chiama a rivoluzionare la sua vita. E dietro di lui i primi compagni, altrettanto giovani, Bernardo, Egidio, Silvestro, Masseo, Chiara…

Non è difficile pensare che il Signore abbia parlato alla loro inquietudine, al senso di prigionia e di restrizione tipico della giovane età, al desiderio di questi ragazzi di costruirsi una identità “altra” da quella che sembra inesorabilmente consegnata dalle proprie origini…

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L'amore ti cambia...

E il viaggio continua, la vita va avanti, tra sogni e rimpianti si diventa Grandi!!!

 

I ragazzi  del Movimento Pro Sanctitate di Brescia - Imperia - Roma si sono trovati ancora una volta a condividere la tappa estiva del  cammino formativo di quest'anno, a Roma. Un'esperienza di 5 giorni, dal 1 luglio al 5 luglio nella capitale per provare a ripercorrere il tema dell'amore.

 

Entusiasmo- condivisione- spirito di gruppo- preghiera- riflessione-confronto e stare a tu per tu con se stessi per conoscersi sono stati gli ingredienti che hanno reso il campo non bello, ma “ speciale”.

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Scegli (il) bene

Scegli bene e, quindi, scegli il Bene!    

 

        Questo è stato il filo conduttore che ha accompagnato noi giovani universitari in questo breve ma intenso momento di incontro, di esperienza condivisa proprio all'apertura della Settimana Santa.           Dal 7 al 9 aprile al Centro Oreb di Calino abbiamo vissuto per il terzo anno consecutivo un'esperienza unica perché ci permette di confrontarci con chi, come noi, vive nella quotidianità le difficoltà, le gioie e le scelte che fanno parte di questa fase delle nostre vite. Nonostante i giorni siano stati pochi e il tempo sia veramente volato, mi impressiona sempre come questo tempo così speso possa rappresentare una parentesi di pace, di stacco dalla frenesia della vita quotidiana, un momento per fermarsi, per smettere di pensare agli eventi del mondo in modo da poterci concentrare su noi stessi e sulla presenza di Dio nelle nostre vite. Ma per poter sentire ciò che Lui ha da dirci, è necessario fare silenzio e ascoltare il profondo del nostro cuore; sicuramente in questo ci ha aiutato il luogo in cui ci trovavamo (Calino è davvero un'oasi di pace immersa nel verde della Franciacorta) ... e il clima particolarmente clemente!        

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IL TEATRO ARRIVA AL CINEMA

“Romeo & Juliet”:

un grande classico del teatro di William Shakespeare, letto, visto e rivisitato in molte e diverse chiavi di interpretazione, è giunto quest’anno ad essere rappresentato al Garrick Theatre di Londra da parte della Kenneth Branagh theatre company. La compagnia, formata da attori teatrali di livello internazionale come Derek Jacobi e altri volti noti del cinema come Lily James e Richard Madden, è stata diretta da Kenneth Branagh, attore e regista candidato a vari Oscar e vincitore di numerosi premi internazionali.                                                                                              

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Dove nasce l'arcobaleno

Andrea Caschetto è un ragazzo di 26 ed è siciliano, di Ragusa per la precisione; non viene riconosciuto dal padre e cresce con la mamma, ma quando aveva solo 15 anni un tumore inizia a farsi largo nel suo cervello tanto da richiedere un’operazione pericolosa e invasiva.

L’intervento va bene e le cure funzionano ma rimangono alcuni disturbi collaterali: difficoltà di concentrazione e assenza di memoria. Andrea non riesce più a ricordare cosa fa, quello che dice, quello che studia e ciò comporta il forzato abbandono del programma di un ragazzino che sognava di studiare e di diventare magistrato…

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La La Land

La La Land - fotogramma
La La Land - fotogramma

La La Land è un film uscito nelle sale cinematografiche italiane il 26 gennaio 2017 ed ha una grande peculiarità: è quasi totalmente cantato e ballato!

Iniziamo dando qualche numero: fino ad ora la pellicola ideata e diretta dal regista Damien Chazelle vanta 7 Golden Globes vinti nella cerimonia che si è tenuta la scorsa settimana e anche 14 candidature all'Oscar (in passato solo capolavori cinematografici come Titanic avevano ricevuto lo stesso riconoscimento).

Partiamo da un cast di protagonisti di tutto rispetto, vale a dire i candidati a ricevere il premio dell'Academy Emma Stone e Ryan Gosling (il quale, oltre ad aver cantato e ballato in prima persona come la co-protagonista, ha anche imparato a suonare il pianoforte in soli tre mesi).

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Narrare se stessi...Ragazzi Pro Sanctitate insieme.

NARRARE SE STESSI CON...

IL CORPO,LA PAROLA, LO SGUARDO, L'UDITO

 

Calino e Imperia... Sìììì!!! Unite per Narrare... 

La prima tappa del cammino formativo si é realizzata per il Nord!

Lombardia e Liguria insieme per un'esperienza invernale delle medie e biennio superiori a Calino, presso il Centro Oreb del Movimento Pro Sanctitate dal 27 al 30 dicembre 2016. Una pausa di riflessione, attività laboratoriali e giochi durante le vacanze natalizie.

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Succede solo che sono felice

Pablo Neruda è stato un poeta e politico nato nel 1904 e vissuto in Cile fino alla morte nel 1973. Nonostante una vita politicamente travagliata a causa dell’aperta adesione al comunismo, Pablo Neruda è considerato uno dei più grandi poeti del XX secolo tanto da essere insignito nel 1971 del premio Nobel per la letteratura.

La poetica di Neruda è ricca di passioni: egli esprime tutto ciò che di romantico e di drammatico è presente nella vita e si ribella agli stereotipi, ai formalismi, ai sentimenti codificati della borghesia considerata corrotta e ipocrita. Questa ribellione all’esasperato formalismo dettato dalla società porta Neruda verso uno stile poetico in cui la personalità e le emozioni dell’autore emergono con forte intensità, quasi come se i suoi versi fossero scritti più che con l’inchiostro, con il sangue (cit. Federico Garcìa Lorca).

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Un'infinita idea di libertà

A volte ad alcuni autori capita di scrivere molte opere ma di raggiungere il successo e di essere ricordato anche solo per una dei quelle, magari neanche la più impegnativa.

Io credo che un autore di questo tipo possa benissimo essere innalzato nell'Olimpo dei grandi scrittori se, anche solo con quell'opera, è riuscito a guadagnarsi un posto negli album dei ricordi della letteratura e nei cuori dei lettori.

In questo momento sto pensando principalmente ad uno scrittore che si chiama Richard Bach, autore del best seller Il gabbiano Jonathan Livingston.

 

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L'arte di essere fragili

L'arte di essere fragili è il titolo del quarto romanzo scritto da Alessandro D'Avenia e uscito nelle nostre librerie lo scorso 31 ottobre.

Il protagonista di questo libro non è un personaggio creato dalla fantasia, bensì il celebre poeta 800-esco Giacomo Leopardi.

Leopardi spesso nelle ore scolastiche viene liquidato come un pessimista cosmico, brutto, malato e deriso dalla società; egli invece fu un uomo desideroso di vita, sempre alla ricerca dell'infinito e talmente convinto di ciò in cui credeva da continuare ad affermare la propria poesia anche quando le situazioni e le persone sembravano ostacolarlo.

 

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Se Dio vuole

Questa volta vorrei provare a parlare di un film (per di più tutto italiano) che mi è molto piaciuto e che personalmente trovo davvero ben fatto. Se Dio vuole è una pellicola del 2015 che, pur non essendo assolutamente impegnativa, tratta tematiche profonde nella forma della commedia; una commedia diversa dalle solite però perché rompe con i classici schemi all'italiana, i quali spesso rischiano di trasformarsi in caricature eccessive e, alla lunga, anche banali e fastidiose. 

Marco Giallini interpreta Tommaso, un cardiochirurgo affermato e di ampie vedute che ha sempre appoggiato le scelte dei figli, Bianca e Andrea.

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Ciò che inferno non è

 

Ciò che inferno non è è il terzo libro pubblicato da Alessandro d'Avenia, professore e autore palermitano divenuto famoso grazie al suo primo romanzo, Bianca come il latte, rossa come il sangue, poi riprodotto anche a livello cinematografico.

Ciò che inferno non è  ha per protagonista Federico, ragazzo di diciassette anni con le classiche domande di un adolescente che ancora non ha trovato tutte le sue risposte.

  

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Io prima di te

Leggere un bel libro per me significa fare un viaggio con la mente: entrare nel libro, vivere la storia che racconta, affezionarsi ai personaggi, condividere i loro sentimenti, gioire e piangere con loro. Alcuni libri più di altri lasciano qualcosa dentro, anche quelli che per la tematica possono destare perplessità. Anzi, personalmente credo che siano proprio questi i racconti che ti conquistano perché, più o meno consapevolmente, mettono in gioco anche i sentimenti più profondi nascosti; e puoi star certo che alla fine della lettura qualcosa in te sarà cambiato.

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Ricominciamo!!!!

" Ricominciamo, ragazzi?"- "Sìiiiiii"- è stata la risposta dei preadolescenti del Centro operativo di Imperia, che da sabato 15 ottobre, hanno dato il via al cammino formativo del primo anno per le medie: " Nel deserto semi di speranza".

Il tema trattato nel primo incontro é stato: "Io valgo per...".

Attorno al valore della persona e di ogni ragazzo/a si é incentrata la serata, attraverso l'attività delle sagome- la riflessione- la parabola dei talenti, la canzone:

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La meglio gioventù

Carissimi ragazzi adorati,

cuori giovani del Movimento, gioia infinita per la Chiesa, voglio ringraziarvi per l’impegno che avete messo in questa GMG e in tutte le giornate che avete vissuto insieme. Certo la famiglia Pro Sanctitate tutta ha fatto il tifo per voi e ancor di più, come dice Papa Francesco, Dio è stato, in prima linea, il più irriducibile tra  i vostri tifosi.

Cosa vi può impedire ora di fare di ogni giorno un giorno bello come quelli passati? 

Nulla. Voi siete più forti di ogni resistenza.

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Il mosaico della gratitudine

Le parole di gratitudine composte dai Giovani Amici Pro Sanctitate, nei gruppi di lavoro e di condivisione riuniti a Calino e di ritorno da Cracovia, esprimono la profondità di questa esperienza, il valore dell'amicizia, la bellezza della convivialità.

Saper dire "Grazie" è una capacità che permette di riconoscere quanto di bello ogni giorno viviamo e incontriamo, e di guardare la vita con fiducia e riconoscenza. I Giovani ci siano maestri.

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Brilla una luce nuova

L'esperienza della GMG dei Giovani di ritorno da Cracovia ha avuto una conclusione speciale. Molti di loro hanno espresso o rinnovato, nella Festa della Luce, l'impegno di Amici Pro Sanctitate. Una risposta libera e generosa, un impegno a costruire insieme il sogno di un mondo nuovo in cui tutti gli uomini siano santi e vivano da fratelli. Ancora una volta sono loro stessi a raccontarci ...

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Di ritorno da Cracovia

Giovani Pro Sanctitate a Calino dopo Cracovia
Giovani Pro Sanctitate a Calino dopo Cracovia

I Giovani Amici Pro Sanctitate ci raccontano l'esperienza di questi giorni indimenticabili trascorsi a Cracovia. 

Nelle loro parole, scritte sul pullman durante il lungo e faticoso viaggio di ritorno a Calino (BS), leggiamo la ricchezza, l'energia e la speranza racchiuse nei giovani cuori. Sono doni di Dio, capaci di dare novità alla storia.

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Al campo della Misericordia

Cuori, suoni e sguardi...qui tutto parla di Dio.

Questo è il brevissimo messaggio che alle 17.46 di sabato 30 luglio, ci giunge dai Giovani Amici Pro Sanctitate che insieme a un milione e mezzo di giovani provenienti dai cinque continenti, si trovano al Campus Misericordiae, l’enorme spianata situata tra la periferia di Cracovia e la cittadina di Wieliczka. 

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Finalmente in Polonia

Una giornata lunga, faticosa, non priva di sorprese.

Partito da Calino (BS) alle 17 del 28 Luglio, il pullman dell'entusiasmo #cisonoanchio giunge alla frontiera polacca alle 9.40 del mattino seguente. 

Più di due ore fermi alla barriera di controlli di sicurezza, i ragazzi, più felici che stanchi, raggiungono finalmente Cracovia nel pomeriggio, quando si sistemano nelle famiglie pronte ad accoglierli e si uniscono alla festa di tutti i ragazzi del mondo, una festa durata fino a tarda notte nell'attesa del grande pellegrinaggio verso Brzegi, al Campus della misericordia.

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Festa a CasaItalia - la Gallery

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#cisonoanchio - la Gallery

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C'è un messaggio per te

 

I giovani Amici Pro Sanctitate sono ormai già tutti in Polonia immersi nella splendida esperienza della GMG... Gli inviamo i messaggi di saluto, augurio e incoraggiamento giunti in redazione...

 

Manda anche tu il tuo messaggio per loro:

comweb.prosanctitate@gmail.com

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Le cose belle e le cose brutte della vita

Un'estate difficile, in cui incidenti ferroviari e attentati sembrano prendere il posto della leggerezza, del mare, delle vacanze e diventare la colonna sonora di un tempo rubato alla spensieratezza; un'estate che interroga anche i giovani riuniti a Cracovia per la Giornata Mondiale della Gioventù sul senso della vita, delle scelte, sul domani.

Papa Francesco, poco dopo il suo arrivo a Cracovia, si è collegato in diretta video dall’Arcivescovado di Krakó con i giovani italiani riuniti al Santuario San Giovanni Paolo II invitandoli ad affrontare la vita con coraggio e coerenza:

 

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Diretti a Cracovia

Ultima intensa mattinata di lavoro prima della partenza attesa e desiderata.

Questa mattina ogni gruppo che ha svolto il laboratorio sull'opera di misericordia corporale assegnata, ha presentato agli altri il frutto del proprio lavoro mediante cartelloni, scenette, presentazioni multimediali e preghiere. Una mattinata conclusa con una santa messa, il pranzo e la tanto attesa partenza! (kevin) 

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Gesti concreti, esperienze di vita

 

I Giovani Pro Sanctitate a Calino diventano reporter di loro stessi e ci raccontano la loro giornata svuotata di cose futili, riempita di essenzialità.

 

 

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Da Stati Uniti e Lettonia: Amici Pro Sanctitate giunti a Cracovia

Pro Sanctity Friends from U.S.A.
Pro Sanctity Friends from U.S.A.

 

 

 

Ci arrivano notizie dai Giovani Amici Pro Sanctitate: dalla Lettonia e dagli Stati Uniti sono giunti entrambi i gruppi ieri a Cracovia.

 

Verso Cracovia: laboratorio di futuro

Amicizia, felicità, emozione, vita, condivisione, bellezza, incredulità, dono, fratelli, incontro, fratellanza, consapevolezza, serenità, gioia di vivere, impegno, crescita, entusiasmo, bellezza della vita, fraternità, unità, vivacità, collaborazione ...

con queste parole i giovani Pro Sanctitate diretti alla Giornata Mondiale della Gioventù descrivono l'esperienza dei laboratori sulla misericordia, lavori in corso per costruire un futuro migliore!

 

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Nel silenzio di Auschwitz il grido del dolore, la forza dell'amore.

I tre condannati salirono insieme sulle loro seggiole.

I tre colli vennero introdotti contemporaneamente nei nodi scorsoi.

- Viva la libertà! - gridarono i due adulti. 

Il piccolo, lui, taceva.

- Dov'è il Buon Dio? Dov'e? - domandò qualcuno dietro di me.

A un cenno del capo del campo le tre seggiole vennero tolte.

Silenzio assoluto. All'orizzonte il sole tramontava.

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Pro Sanctitate Pescara: giovani alla GMG

Una rappresentanza di Giovani amici Pro Sanctiate di Pescara è già a Cracovia.

Partiti con la Diocesi di Pescara, attenderanno il grande incontro della prossima settimana, attraverso un itinerario denso di significato: da Auschwitz e Birkenau, passando per Częstochowa e i luoghi sacri legati alle figure di Suor Maria Faustina Kowalska, e del beato Jerzy Popiełuszko. Nella terra di San Giovanni Paolo II, il papa dei giovani, li attende una avventura speciale.

 

Ci giungono notizie della prima giornata a Cracovia (Domenica): la Diocesi di Pescara ha animato la messa in diretta su Rai 1 in mondovisione e ha visitato il santuario della Divina Misericordia. Oggi è prevista la tappa ad Auschwitz. Gioia, comunione e fraternità colorano la fatica delle giornate...la grazia scorre in abbondanza.

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Siamo Partiti: prima tappa Ciciliano

Mentre si riempie il contenitore dei sorrisi amici che da casa accompagnano i nostri giovani #viseguodaqui e si completa la gallery dei giovani con le valige ormai chiuse #cisaroanchio ... siamo partiti!

Domenica pomeriggio il pullman dell'entusiasmo ha cominciato la sua avventura da Riesi (CL), prima tappa Catania...oggi a Ciciliano salirà la delegazione del Centro Italia a cui poi, a Calino (BS), si unirà quella del nord.

Buona avventura ragazzi!

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Pro Santitate Lettonia: giovani verso Cracovia

Notizie ed immagini dai Giovani Amici Pro Sanctitate provenienti dalla Lettonia. Ieri tappa ad Elk (Polonia), direzione Cracovia.

Da terre lontane, con lo stesso ideale nel cuore!

 

News and images from the Pro Sanctity youths friend  from Latvia. First stop in Elk (Poland), toward Cracovia.

A group from USA is leaving in these days...

From far lands, with the same ideal in the heart!

 

 

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Un mosaico di sorrisi

Si arricchisce il mosaico dei sorrisi dei Giovani Amici Pro Sanctitate diretti a Cracovia. Alcuni di essi partiranno insieme per una esperienza comune, altri si uniranno alle diocesi di appartenenza.

Tutti porteranno nel cuore il sogno della santità e della fraternità da condividere con tutti i ragazzi del mondo.

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#viseguodaqui - la gallery

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#cisaroanchio - la gallery

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Il desiderio dell'incontro

Pubblicato il Video messaggio di Papa Francesco rivolto ai giovani in partenza per Cracovia.

 

«Ho un grande desiderio di incontrarvi  per offrire al mondo un nuovo segno di armonia, un mosaico di volti diversi, di tante razze, lingue, popoli e culture, ma tutti uniti nel nome di Gesù, che è il Volto della Misericordia»

 

Guarda il video

Verso Cracovia

 

Il conto alla rovescia è cominciato e la prossima settimana un gruppo di giovani amici Pro Sanctitate, provenienti da diverse parti d’Italia, darà inizio ad una esperienza speciale.

Un pullman carico di entusiasmo, amicizia e preghiera partirà da Riesi (in Sicilia), farà tappa in diversi punti in Italia e condurrà i nostri giovani a Cracovia per la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù.

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Nel paese dei pozzi

Un gruppo di ragazzi amici Pro Sanctitate, provenienti da più parti di Italia, ha vissuto una esperienza di incontro, riflessione, preghiera e fraternità. 

 

L'esperienza ha avuto inizio con uno spensierato spazio di amicizia, in cui i ragazzi di Imperia hanno «ospitato» al mare i loro coetanei in arrivo da Brescia e Roma.

 

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Pro Sanctitate Riesi: giovani in periferia

Ogni avventura anche con le sue difficoltà è per noi un momento di crescita e di incontro ravvicinato con Dio. Oggi noi Giovani Pro Sanctitate abbiamo accolto l'invito del nostro vescovo Rosario Gisana che ci ha chiesto di farci servitori di Dio e soprattutto missionari del messaggio di Cristo e della gioia che può trasmetterci:

Viviamo insieme una vera esperienza di Chiesa, nella gioia di riconoscerci in perfetta comunione, nella bellezza della diversità dei carismi!

 

 

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Giubileo dei Giovani

Gioia, condivisione, amicizia, esperienza unica, sono queste le emozioni a caldo dei nostri ragazzi che hanno partecipato al Giubileo fortemente voluto per loro da Papa Francesco in questo anno giubilare.

Ai ragazzi di Roma si sono uniti quelli di Pescara e Imperia.

Per ognuno di loro è la prima esperienza Pro Sanctitate a livello nazionale” Qualcuno di loro ha anche affermato che non pensava che ci fossero ragazzi negli altri centri operativi che frequentassero il Movimento!

La sede Internazionale del Movimento Pro Sanctitate, a Largo Arbe, si è trasformata in un vero e proprio “campo base” ...bellissimo!!

 

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Ragazzi Amici Pro Sanctitate in giubileo

Anche i ragazzi amici Pro Sanctitate saranno presenti all'evento giubilare che colorerà Roma con le tinte dell'entusiasmo, dell'allegria e dell'amicizia gioiosa.

Una rappresentanza di giovani di età compresa fra i 13 e i 16 anni, provenienti da diverse parti d'Italia, si unirà alle migliaia di coetanei che si ritroveranno nella città eterna il 23 e il 24 Aprile prossimi. 

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Universitari a Calino - Diario di Bordo - 3 aprile 2016

Questa ultima giornata di campo universitari si può considerare una diretta prosecuzione del giorno precedente... I turni di adorazione notturna si sono conclusi alle 8 e sono stati immediatamente seguiti dalle lodi pregate insieme e da una abbondante colazione che ci ha risollevato dal sonno mancato di notte. Stanchi si, ma contenti sicuramente! Quella dell'adorazione notturna è sempre un'esperienza intensa e impegnativa che lascia un segno indelebile chi la vive con profondità.

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Universitari a Calino - Diario di Bordo - 2 Aprile 2016

E' meno duro il cammino così

7:20 risveglio traumatico.

8:00 momento di preghiera tutti insieme in cappella per le lodi. Sostanziosa colazione a base di marmellata di arance made by Anto e, in collegamento Skype con le romane purtroppo non presenti, istruzioni per vivere pienamente i momenti della giornata...

 

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Universitari a Calino - Diario di Bordo - 1 Aprile 2016

 

Tempo di Ricominciare

È sempre bello vedere come, nonostante le distanze fisiche che separano noi giovani universitari, quando ci ritroviamo è come se non ci fossimo mai lasciati! Tra noi resta sempre forte questo senso di unione e di appartenenza ad un gruppo del Movimento Pro Sanctitate.

Ed è stato particolarmente bello iniziare questa nuova breve (ma sicuramente intensa)....

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Tempo di ricominciare

Tempo di Ricominciare ...

per un gruppo di giovani universitari Pro Sanctitate, provenienti da diverse parti d'Italia, che in questo week end si ritroveranno presso il centro oreb di Calino (BS). 

Un tempo di condivisione, di confronto, di amicizia, di riflessione sulla quotidianità che li accomuna pur nella distanza geografica.

...con Te nella misericordia

una esperienza irrinunciabile, per gustare la gioia del perdono, la dolcezza dell'abbraccio, la speranza di un domani migliore.

Buon lavoro!!

 

Corpo, mente, spirito, confessione e misericordia

Corpo, mente, spirito, confessione e misericordia, queste le tematiche di una intensa settimana di incontri per i Giovani Pro Sanctitate a Riesi.

 

Dopo una bellissima settimana che ci ha visti coinvolti (per la gioia delle nostre famiglie, sempre fuori casa)  in incontri  interessanti, sia con Giselda nelle tematiche di "rapporto tra corpo, mente e spirito", 

sia con Don Giovanni, con il quale ci siamo confrontati sulla tematiche della confessione e il concetto di "misericordia", abbiamo pensato di concludere con un momento spirituale "una pizza tutti insieme"! 

Siamo sempre felici di condividere momenti speciali con la nostra grande famiglia Pro Sanctitate.

 

Valentina Lauricella


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I Giovani Pro Sanctitate a Riesi, per gli auguri di Natale

Il 29 dicembre 2015, a Riesi, noi membri del movimento Prosanctitate ci siamo riuniti per scambiarci con gioia gli auguri di un sereno e felice Natale. Con gioia tutti, sia grandi che piccini, abbiamo trascorso una bellissima serata all'insegna dell'allegria e del buon cibo. Inoltre,noi giovani abbiamo coinvolto nei nostri balli scatenati anche i ''diversamente giovani". Ed è  bello vedere come anche loro siano dentro dei ragazzini pronti a divertirsi e a scherzare ballando con tutti noi. Con questa grande festa abbiamo voluto non solo ringraziare il Signore della gioia di un altro anno trascorso   insieme nel Suo  Amore, ma anche della forza di riconoscerci   una grande famiglia che si sostiene nell'entusiasmo di voler raggiungere una meta alta ma possibile: LA SANTITÀ

BUON Natale!

Claudia Bonfiglio e Chiara Giambarresi

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Movimento Pro Sanctitate a Riesi (CL). Carità e servizio

Il 28 novembre scorso, anche noi, giovani Pro Sanctitate, ci siamo uniti nel servizio alla 19^giornata della raccolta alimentare. Giovani e adulti, insieme, messi in gioco per dare una mano, per stringere mani... senza aspettative, con pazienza, oltre ogni rifiuto o diffidenza.

Siamo   felici dei risultati ottenuti anche grazie coloro che con gioia e serenità ci hanno aiutato. Ognuno di noi è felice di aiutare l'altro perché d'altronde  il verbo "amare" si declina nel "fare". Come ci ricorda Papa Francesco: "Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni  persona,con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore."

Valentina Lauricella

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A Fiuggi è festa Santinsieme

Fiuggi (FR), sabato 31 ottobre 2015


In cammino con i santi”: una proposta per i piccoli che hanno coinvolto i grandi…

La gioia del Vangelo è contagiosa e abbiamo nel cuore il desiderio di contagiare tutti, proprio tutti, a cominciare dai più piccoli che sanno bere a grandi sorsi la gioia semplice di Gesù.

Nelle scuole dell’infanzia, nei gruppi di catechesi, nella scuola… bambini e ragazzi hanno ricevuto l’annuncio: anche tu sei chiamato ad essere felice, santo… è un dono anche per te, accogliamolo insieme! Come hanno fatto i santi….

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Anche a Imperia...vola solo chi osa farlo!

Sabato 5 settembre. Ore 9.30. Imperia. Sul meraviglioso verde del campo di rugby, animatori Pro Sanctitate e allenatori, vedono brillare i colori dei ragazzi di seconda e terza media, riuniti insieme per vivere una insolita giornata di deserto… Carlo Acutis, un 15-enne speciale volato in cielo qualche anno fa, è stato il compagno di avventura in questo breve ma intenso viaggio tra unicità e diversità, pregi e difetti. Guardarsi dentro, mettersi in gioco.. un’alternativa avvincente per vivere una adolescenza speciale, per crescere puntando in alto, per sfidare le crisi, i tormenti, la noia e spiegare le ali, prendere il volo. Giochi, divertimento, allegria… anche la giornata è volata…si è chiusa alle 18.30 con un piccolo impegno concreto e un fantastico ghiacciolo! Arrivederci a presto.


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A Ciciliano 2015 i ragazzi Pro Sanctitate ci hanno regalato un'originale preghiera...

Alcune delle testimonianze dei giovanissimi Pro Sanctitate a Calino (BS)

...da "Vola solo chi osa farlo"

 

L'esperienza si è chiusa solo da qualche giorno, riassaporiamo insieme la meravigliosa atmosfera vissuta dai Giovanissimi del Movimento Pro Sanctitate nel Centro Oreb di Calino (BS). Lo facciamo pubblicando alcune delle testimonianze che i protagonisti hanno voluto lasciarci.

 

Non mi aspettavo un campo così! Addirittura una gita sul lago, sembrava una vacanza Vera J. Porto con me la bellezza di nuove amicizie tutte speciali… proveniamo da posti diversi e lontani… magicamente continuiamo a sentirci vicini… la fede ci unisce!

Letizia , 13 anni, Roma

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Vola solo...chi conosce se stesso; l'intera galleria d'immagini

Giovanissimi Pro Sanctitate a Calino (BS): il coraggio di prendere il volo nel cielo della vita

“Vola solo…chi conosce se stesso”.

 

 

Sul ritmo di queste parole prende il volo il campo dei Giovanissimi a Calino.

 

E’ il 21 agosto. Il meraviglioso panorama del centro Oreb di Calino accoglie i ragazzi appena arrivati. Senza neanche accorgersene, con la spontaneità che solo a questa età si può vivere, in una manciata di minuti fanno crollare le tutte le barriere. Da perfetti sconosciuti diventano compagni di avventura. Timidezza, esuberanza, posatezza, vitalità… ciascuno mostra subito una parte di se… Una ambientazione perfetta per cominciare a riflettere: identità e diversità! 

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Vola solo chi osa Farlo; Calino (BS) 21-23 agosto 2015

Dal 21 al 23 agosto un gruppo di ragazzi dai 12 ai 15 anni si incontra presso il Centro Oreb di Calino (BS) per un fine settimana di amicizia, confronto, riflessione e preghiera. Li accompagna un tema liberamente ispirato alla famigerata avventura de "La Gabbianella e il gatto":  Vola solo chi osa farlo. Tre giorni per trovare il coraggio di osare, per gustare la libertà di volare!

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Intervista di Francesco Vitale ai giovani Pro Sanctitate circa l'esperienza di Ciciliano 2015

TRAGUARDO FINALE, GRIGLIA DI UNA PARTENZA NUOVA

L’ultima giornata di campo parte in piena notte. A tu per tu col Signore fino all’alba. I giovani di Ciciliano si sono avvicendati nel vivere il loro personale incontro col Signore, e al mattino hanno concluso questa esperienza nella condivisione dei doni ricevuti. Fiumi di lacrime e tempeste di emozioni hanno animato le ultime ore di questa avventura… l’incontro, la messa, gli abbracci interminabili, i saluti per rivedersi ancora. Il bagaglio di ritorno fa fatica a chiudersi… insieme ai panni messi dentro alla rinfusa viaggiano sulla strada del ritorno tutti i frutti nati da questa esperienza speciale. Amicizia e fraternità, riflessione e interrogativi, domande profonde e risposte alternative… Martina e Valentina, entrambe 17enni di Riesi, le blogger passa notizie di questo Diario di bordo sono convinte: “Il vero viaggio comincia ora, nulla sarà più come prima. Siamo rinnovati dalla consapevolezza di essere amati da un amore così grande da lasciarci liberi davvero!”. Don Gianluca, nella Messa finale, ha affidato tutti i giovani a Maria, donna silenziosa e solerte, presenza preziosa e materna: “Saremo affiancati dalla sua presenza speciale. Maria ci guiderà nella strada che ci porta al Figlio, e rimarrà con noi nel nostro stare insieme con Lui”. 

Ciciliano 2015 finisce qui. Si spalanca per questi giovani un orizzonte nuovo da vivere nella libertà.

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UNA MESSA IN CAMMINO

Martedì, 11 agosto 2015

Partenza ore 9.00 alla volta di Subiaco. Il Sacro Speco è una grotta incastonata come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo. Qui un giovanissimo Benedetto Da Norcia visse da eremita, solo col suo Signore, e comprese i segreti della vita dello Spirito.

Davanti a questa grotta comincia per i giovani una esperienza straordinaria, una Messa itinerante, un percorso dirompente…

Prima di entrare ciascuno porta con se un segno. Un oggetto secco, inanimato, privo di vita. Chi prende una pietra, chi una foglia secca, chi uno ramo morto… Inizia la Messa in un silenzio surreale. L’oggetto morto fra le mani rappresenta quanto di più pesante, arido e sterile zavorra la nostra vita; quello che gli antichi chiamavano “peccato”. Tempo di riflessione. I giovani sono chiamati a riconoscerlo, a dargli un nome. Qual è la parte secca di me?

Sulla sommità di una scala ci attende un altare, una icona, una candela, la Parola. Vi deponiamo sopra il nostro “oggetto”; il nostro peccato, ora è consegnato a Dio. Tutti gli “oggetti” vengono raccolti, se ne fa un fagotto, da portare insieme. Ce lo passiamo in un cammino lungo, che parte da noi stessi, con le nostre miserie, sconfitte e povertà, e ci conduce verso l’altro, per “camminare con” e portare i pesi, gli uni degli altri. Partiamo dalla solitudine per arrivare alla condivisione. Solo così la Parola può farsi vita, dentro la nostra storia.

“Gesù io credo in Te, Gesù io spero in Te, Gesù voglio cambiare…” Preghiere semplici, ripetute insieme, scandite dai passi battuti su una strada lunga, a tratti faticosa, straordinariamente silenziosa… arriviamo al Monastero di Santa Scolastica… continua la celebrazione… una esperienza per l’anima che ci cattura il cuore. La messa finisce. Il pranzo al sacco è insolitamente silenzioso.

Il pomeriggio prosegue col rafting, tra le rapide del fiume Aniene, gelido ma irresistibile per un tuffo tutti insieme…

Giornata di esperienze estreme…si chiude con una notte bianca… tutta da gustare.

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IL GRILLO PARLANTE

lunedì, 10 agosto 2015

Scegliere in libertà, orientare la vita secondo i desideri più profondi, prediligere ciò che davvero è importante per sé, distinguere il bene dal male, la strada giusta da quella che porta a vagare nel buio… tutto questo spesso è difficile; le apparenze ingannano, le tentazioni tramano trappole, le paure confondono.

Ma i giovani di Ciciliano scoprono di non essere soli, perché Dio vigila su ognuno di noi come un grillo parlante. Ci guida passo passo. È sempre pronto a indicarci la strada senza imporla. Tocca a noi fermarci ed ascoltare. Farlo protagonista e Signore della nostra Vita.

Ma come ascoltare la voce di Dio? Come distinguerla nei mille rumori che stordiscono le nostre intelligenze?

Fermarci sui gesti semplici della quotidianità, imparare a compierli con cura e attenzione, provare un modo diverso per vivere le esperienze di tutti i giorni!

Gli spunti di riflessione di Don Gianluca fungono da mappa, utile orientare i ragazzi in un piccolo ma intenso viaggio nella propria interiorità, per imparare a riconoscere quella voce pronta sempre a riscattare le nostra libertà. Poi ognuno si racconta, e la mattinata si conclude così: in gruppo i giovani condividono emozioni, difficoltà, piccoli traguardi…

Il pomeriggio è all’insegna del gioco… calcio, pallavolo, schiacciasette, e tanto altro ancora… il campo comunale di Ciciliano fiorisce di amicizia, lealtà, accoglienza, sana competizione e vera fraternità… tutto si può vivere in modo diverso, anche il divertimento!

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STANCHI MA FELICI!

domenica, 9 agosto 2015

Giornata lunga, molto lunga oggi!

Alle 7.30 già tutti sul pullman che da Ciciliano porta a Roma. Scambio alla metro. Direzione San Paolo. Prima tappa: le “Tre Fontane”. Qui, ci racconta la tradizione, la testa di Paolo, decapitato perché fedele  fino alla fine al suo Signore, ha rimbalzato tre volte facendo zampillare tre sorgenti d’acqua; potere dell’amore, l’unico capace di trasformare la morte in vita! Poi… è Domenica, Messa insieme; tutti intorno allo stesso altare. E poi ancora… Incontro con le piccole sorelle di Charles de Foucauld: semplicità, prossimità, vicinanza, fraternità… la vita può essere davvero donata con coraggio. Visita alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura… pranzo insieme… passeggiata fra i tesori di Roma… serata a Trastevere… svago e allegria!

Sulla strada di ritorno, alcuni hanno ancora un po’ di energia per tirare le fila dell’esperienza vissuta fino ad oggi…

Samanta ha 22 anni, viene da Cazzago San Martino (BS): “La nostra vita si potrà dire realizzata solo se aderiamo al progetto che Dio ha su di noi”.

Vincenzo ha 20 anni, vive a Mazzarino (CL): “L’esperienza più bella di questo giorno l’ho vissuta nel momento dell'Eucarestia, quando Don Gianluca, in modo un po' insolito, ci ha chiesto di porre nella pisside la particola che conteneva tutti i nostri desideri e progetti di vita”.

Jeffrey, 17nne di Calino (BS): “Non è necessario altro, basta un po' di musica e d'allegria per trasmettere la gioia che Dio ci dà!”

Nicoletta, 17 anni, romana, si riporta nello zaino una riflessione di Don Gianluca: “Non si può essere cristiani a metà, bisogna essere convinti delle scelte che si fanno”.

Chiude Antonella, Aspirante Oblata Apostolica, lei sente che Dio la chiama ad offrirGli tutta la sua vita: “La cosa che più mi ha colpito oggi è il richiamo che don Gianluca ha fatto in riferimento al raggiungimento della felicità come metà della nostra vita. Trovo una sorprendente sintonia tra le sue parole e il carisma del Movimento: tutti siamo chiamati alla santità!

Il don ha sottolineato in particolare 3 segreti per raggiungere la felicità e quindi la santità:

  •   lasciarsi sradicare dal nostro progetto di vita ed entrare in quello di Dio;
  •   uscire dalla mediocrità che spesso appiattisce la nostra vita e ci impedisce di realizzarla;
  •   fermarsi, sedersi, aprirsi, ricevere Gesù, l'Eucarestia e piano piano, diventare come Lui.

Tutto questo è possibile se vissuto nella quotidianità delle nostre giornate.”

L’orologio segna 01:15 quando i ragazzi scendono dal pullman; sono stanchi, alcuni stravolti, tutti felici!

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ESSERE GIOVANI, ESSERE LIBERI

sabato, 8 agosto 2015

Giornata particolare a Ciciliano oggi. Un “pezzetto” di Direzione Nazionale per qualche ora si unisce, a nome di tutto il Movimento in Italia, a questa fetta di gioventù alla scoperta della libertà. Un incontro ricco di amicizia, confidenza, simpatia ed entusiasmo, che vuole esprimere tutta la passione e la cura che il Movimento desidera dedicare alle nuove generazioni. Nicoletta e Giulia, ricordano e condividono con emozione la bellezza e la preziosità di esperienze vissute “alcuni” anni fa, quando avevano l’età dei giovani che ora siedono sulle stesse sedie, corrono sulle stesse scale, guardano lo stesso cielo stellato… di notte…invece di dormire!!!

Ci accompagna oggi il giovane ricco il quale, ci fa notare Don Gianluca, aveva sì tanti beni, eppure chissà, tanto giovane non era. Tuttavia il Vangelo lo consegna alla storia così, forse, perché il suo vivo desiderio di cercare il “di più” ringiovaniva ogni giorno il suo cuore. Come lui ogni giovane si scopre desideroso di beatitudine, pienezza, autentica felicità, eppure incatenato in mille grovigli. Pregiudizi, paure, condizionamenti e soggezioni immobilizzano l’anima e spengono il desiderio di essere migliori. Ci viene in aiuto la fede autentica, non quella dei precetti e dei decreti, ma quella che nasce dall’incontro con lo sguardo di amore con Gesù. La fede è la strada, la libertà dei figli la meta: questa è la santità. Libertà di ricominciare ogni giorno e di scegliere la strada della gioia vera e piena.

Con un salto di 2000 anni, nel pomeriggio, Tony e Giovanna, amici del Movimento venuti da Roma, ci immergono nella rete della comunicazione virtuale. Facebook, Instagram, Twitter, Whatsapp: usarli senza farsi usare; senza mai dimenticare il calore di un abbraccio e la dolcezza di un sorriso.

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RICONOSCERSI “PRODIGIO DI DIO”

venerdì, 7 agosto 2015

Amicizie ritrovate e nuovi incontri movimentano l’esordio di questa avventura . Abbracci e strette di mano compongono la tessitura della nuova squadra che via via si dispone pronta per partire.

Don Gianluca apre l’esperienza rievocando l’antica e sempre nuova storia del figlio ribelle, fuggito alla ricerca della libertà, finito schiavo e solo, disprezzato e misero, costretto a tornare indietro per riscoprirsi figlio, erede, prodigio del Padre…

Il “figliol prodigo” accompagna ognuno in un viaggio dentro la propria anima, per riconoscere le catene che imprigionano cuore, mente e mani e consegnarle con fiducia a Dio che sa spezzarle con paterno amore.

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SI PARTE

Gallery

giovedì, 6 agosto 2015

Tutto è pronto. Trepidazione, attesa e tanta emozione accompagnano gli ultimi istanti che separano i giovani da questa avventura. Nuova per alcuni, già vissuta per altri.

Anna ha 17 anni e vive a Riesi, un paese nel centro della Sicilia. Ha appena chiuso la valigia ed è salita sul pullman che la porta a Ciciliano. Porta con sè tutto l’entusiasmo di vivere un tempo speciale: “Voglio ripetere questa esperienza perché lo scorso anno mi ha dato l’opportunità di fermarmi a riflettere su me stessa, ma anche di condividere difficoltà e desideri con tanti altri giovani come me!”

Il tema della libertà incuriosisce e interroga. Tutti dicono di volere essere liberi. Vedremo cosa metteranno di nuovo nella valigia di ritorno.

Seguiremo passo passo anche noi questo sentiero “Da burattini a figli” sul Diario di Bordo… unisciti a noi tutti i giorni!

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COUNTDOWN CICILIANO 2015


E’ cominciato il conto alla rovescia. Dal 7 al 12 agosto il tranquillo Centro Oreb di Ciciliano sarà terremotato da 70 ragazzi adolescenti, provenienti da diverse parti d’Italia.

Da Burattini a figli. L’avventura di Pinocchio, per i “bambini veri”,  dura tutta la vita. Questa esperienza è una scuola particolare per imparare la difficile arte della vera libertà.

Confronto e gioco di squadra,  dialogo e fraternità,  ascolto e silenzio,  preghiera e montagna,  musica e rafting…ingredienti originali per una avventura speciale!!!

Buona settimana ragazzi… noi con voi, per imparare a scegliere di essere liberi!!!

Scegliere di essere liberi

Affrontare le rapide, scalare le montagne, orientarsi in città e molto altro ancora. Non è l’ennesima avventura outdoor proposta da appassionati escursionisti, ma esperienza forte promossa da un gruppo di giovani universitari a circa 70 ragazzi tra i 14 e i 16 anniprovenienti da tutta Italia. Con loro alcune giovani consacrate e adulti del Movimento Pro Sanctitate. L’iniziativa in programma dal 7 al 12 agosto al Centro Oreb “Madonna di Lourdes” di Ciciliano (Tivoli) ha per tema “Da burattini a figli: scegliere di essere liberi”.


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