Dopo la GMG in Honduras e Panama: Educazione – lavoro - famiglia – comunità

Dopo la GMG  in Honduras e Panama

 

Il 1° febbraio alle ore 22.30 siamo ritornate a Riga da Panama.

Un salto enorme: dal caldo al freddo, dalla povertà dell’Honduras ad un altro tipo di povertà, dal contrasto ricchezza-povertà di Panama city alla ricchezza-povertà di Riga; dall’entusiasmo della GMG al mettere in pratica nel quotidiano tutto cio’ che il Santo Padre ha affidato ai giovani!

Educazione – lavoro -  famiglia – comunità

 

Erano i quatto ‘senza’ che il Papa ha sottolineato durante la Veglia con i giovani. Questi quattro ‘senza’  non ci devono essere più! Ciò significa impegnarsi a dare educazione, lavoro, ad offrire l’esperienza di famiglia e di comunità, a lavorare perché le famiglia siano solide, fedeli, cristiane, sante!

L’esperienza in Panama, dove c’è un misto di grande ricchezza e di enorme povertà - a differenza di Honduras dove c’è solo povertà - è stata arricchita dal calore dell’amore delle famiglie che ci hanno accolto con grande amore malgrado i disagi che vivono.

Comprendere la storia di questo popolo, conoscere le sue radici, entrare nella sua cultura è stato per noi motivo per amare questo popolo e gioire con tutti i giovani del Panama e del mondo.

Durante la Via Crucis con il Santo Padre abbiamo - attraverso le meditazioni - avuto la possibilità di conoscere, amare le realtà e le problematiche dei paesi dell’America Centrale. Durante la veglia del sabato siamo rimasti insieme a Pietro in adorazione silenziosa del Verbo fatto carne donato a noi da Maria (come indicava “plasticamente” l’ostensorio). Celebrare la Santa Messa conclusiva con il Santo Padre ci ha aperto il cuore alla missionarietà, a dire sì con Maria alla volontà del Padre affinché il mondo diventi Santo! Che si viva la fraternità universale senza barriere, senza muri. 

La parrocchia che ci ha accolto ha vissuto una bella esperienza di Movimento: il parroco è stato colpito dalla nostra spiritualità vedendo come i giovani pregavano la Liturgia delle Ore, i tempi di adorazione personale e sopratutto la gioia dello stare insieme! Desidera iniziare un gruppo di giovani nella sua parrocchia e desidera che questo gruppo viva lo Spirito Pro Sanctitate! Preghiamo perché questo sogno di Don Rolando possa realizzarsi! 

Riprendendo il ritmo quotidiano in Lettonia ognuno ha espresso l’impegno di continuare ad amare e pregare per i popoli con i quali abbiamo condiviso un pezzo di cammino di vita.

Che la missione continui in Lettonia affinché ci siano altri giovani che dicano, come Maria, sì al progetto del Signore, che siano aperti ad andare in nuove terre, pronti a svegliare il ‘sitio’ di Cristo che palpita nel cuore di ogni uomo e a dire a tutti la gioia di diventare santi e fratelli insieme! 

Rita Refalo