Rubino

Chinato il capo sul petto ansimante

Cristo moriva confitto alla croce.

Tenera lo guardava

assetata d’amore ma impotente

una zolla di terra.

Anch’egli la guardò e dal suo capo

stillò una goccia di sangue.

 

Poi fu silenzio:

il fremito agghiacciante della morte

un grido immenso

la terra sussultò

le pietre si spaccarono...

 

Non c’era più la zolla

ma il sasso vivo su cui essa poggiava

piangeva in superficie

rosso come goccia di sangue

divenuto un rubino.

 

Guglielmo Giaquinta