Che ne sarà del figlio dell'uovo?

Temi forti, diretti, come morte, malattia, abbandono dei minori, bambini soldato, aborto, adozione...

Se ne può parlare ai bambini?

Le storie e i personaggi dei racconti per l'infanzia di Adriana La Terra, nella loro ariosa fantasia, dimostrano proprio di si.

La scrittrice l'abbiamo incontrata lo scorso 25 marzo nel salone della sede del Movimento Pro Sanctitate di Catania, e lì ha dedicato un pomeriggio alla presentazione di due suoi libri, "La storia di Peppinello il piccolo coccodrillo", e "Ciccio Porcuzzi e famiglia". Serata alternata e allietata dalla piacevolissima lettura di brani tratti dai due testi, attraverso le gradevoli voci recitate di Giuseppe Grassia e Orazio Patanè.

 

Adriana La Terra, scrittrice siciliana di nascita, vissuta per molti anni in Liguria, ex funzionario doganale per professione, conta una notevole produzione di libri di prosa e poesia, e per i suoi racconti per l'infanzia ha ricevuto anche dei significativi riconoscimenti, come il più recente: 1° Premio di narrativa per ragazzi del Premio Letterario Firenze Capitale D'Europa 2016.

Storie di animali...che somigliano molto agli uomini, e si imbattono anche loro in difficoltà, complicanze, problematiche di vita e di relazione... non le evitano, non le negano, ma le vivono in pieno e dimostrano con quali valori di coraggio, perseveranza, pazienza, bontà, integralità, si può davvero affrontare ogni situazione di vita a testa alta e operare un cambiamento.

Come per il piccolo Peppinello, il coccodrillo che non doveva nascere, ma che il coraggio della mamma ha voluto vivo a discapito di ogni contrarietà, anche se sarebbe stato per tutti figlio dell'uovo, cioè senza un nome, un padre vicino, una famiglia, un'identità....Le avventure di Peppinello sono quelle di un piccolo non abortito, perché "non si uccidono i piccolini!!!", e dalle sue avventure i bambini possono amare e apprezzare la vita dei più deboli o etichettati, possono capire che nessuno è uno scarto, e anche un genitore può essere assente o sbagliare, ma la vita  si può sempre ricostruire, le persone possono cambiare e migliorare, questo mondo è fatto anche di splendida coraggiosa umanità.

Bello scoprire dentro una favola quanto spazio di umanizzazione, di valori sani, quanta buona qualità di relazioni tra persone si può scovare nel mondo e riproporre a piccoli e grandi, raccontando fatti e vicende e personaggi che, come dice la scrittrice, sono tutti ispirati a persone reali, volti e persone a lei conosciute. E così dal coccodrillo, al porcellino, a tutti gli altri protagonisti delle storie riceviamo messaggi di speranza.... e l'invito....dentro tanti deserti umani e sociali, a non anestetizzarsi, ma, al contrario, da adulti o bambini, ad affrontare, conoscere e sensibilizzarsi su questioni forti della vita e fare tesoro di ogni esperienza, per risanare storie e relazioni soprattutto con la finezza, la profondità e la delicatezza dell'animo. Viva Peppinello! Il figlio dell'uovo è diventato una bella persona!

 

 

Mirella Scalia