Nel deserto della solitudine evangelica

Nella Domenica Laetare Gesù ci ha raccolti, membri del Movimento di Palermo, Castelbuono, Resuttano e ci ha portati con se sul monte (non molto alto per la verità), alle falde di Monreale, sufficientemente alto però da dominare la città di Palermo e il suo golfo, con un panorama bellissimo su terra, mare e cielo, luminoso come la luce di cui la liturgia del giorno ci parla: il cieco nato dopo l’intervento di Gesù, può vedere il mondo, ma soprattutto può vedere se stesso.

Alla luce di Cristo, oggi siamo chiamati ad aprire i nostri occhi e guardare prima di tutto noi stessi. Ecco perché è necessario entrare nel deserto, creato dentro di noi, facendo spazio al silenzio, all’ascolto, all’adorazione.

Don Giovanni Ferrarelli, Sacerdote Amico Pro Sanctitate, venuto appositamente da Frosinone per incontrarci, ci ha guidato nelle varie tappe della giornata. Ci ha messo in guardia dalle tante tentazioni che ci fanno vedere ciò che nella nostra vita è convenienza e seduzione, e che se coltivate possono diventare peccato, che ci allontana da Lui. Ha ribadito la strada che Papa Francesco indica: conoscere, interpretare, scegliere.

Mi ha molto colpito il suo insistente invito a custodire il silenzio durante la giornata.

Silenzio che abbiamo interrotto durante e dopo il pranzo, quando abbiamo potuto fraternamente incontrarci, soprattutto con coloro che sono venuti dai paesi, e non vedevamo da più tempo.

La Celebrazione Eucaristica a conclusione della giornata è stata intensa e ancora una volta Don Giovanni ci ha donato i suoi spunti di riflessione. Uno tra i tanti: ci abbiamo mai pensato che esiste una solitudine benefica, quella evangelica, che ci consente di stare cuore a cuore con Gesù ? Cerchiamola questa solitudine, ancor più in questo tempo che ci separa mattino di Luce in cui esplode la gioia: e sarà Pasqua di Resurrezione.

 

 

Santina Mitra