Quanti libri!

 

Guardavo, passeggiando lungo la stanza, i vecchi libri sistemati con cura nei numerosi scaffali. Quanti ricordi, quanta nostalgia. Anni passati che mi sembrano ieri, che però sono ormai troppo lontani.

 

Sono anziano, sono malato e non posso più leggere e studiare. Mi rimane solo qualche stralcio di tempo in cui scribacchiare qualche riga. Da qui il senso di pungente nostalgia, assieme ai tanti ricordi.

 

I lunghi anni trascorsi in Seminario, con gli studi fatti e i molti libri letti e le lingue più varie apprese: mi danno ora il senso del vano e la sofferenza di non più avere ciò che pur tanto è stato amato.

            Anni di studio. Dai cinque del ginnasio, ai tre del liceo, ai due di filosofia, ai cinque di teologia, ai quattro del Diritto Canonico e Civile … Quanto tempo! che mi sembrò, in un momento della vita, senza significato, giacché il dover insegnare catechismo ai bambini era cosa assai diversa. Eppure continuavo. Volevo, pensavo e studiavo senza stancarmi, immergendomi nello studio delle lingue antiche e moderne e nell’approfondimento della spiritualità.

            Sarà valso tutto questo a qualche cosa? Spero di si. Adesso però una certezza in me si è creata: la parola del Maestro vale più di tutti i libri accumulati nel mio povero cervello. Ed è quanto ancora oggi, anziano e malato, posso fare: mettermi con Maria ai piedi del Maestro e ascoltare la sua parola. Io so che anche a me Egli ripete che finalmente oggi ho scoperto la parte migliore.

 

                                                                           da “Il Massimalismo”, n. 11, giugno 1989