Le vacanze estive di ….una cozza!

Un anno pesante per numerosi motivi…..non ultimo quello legato alla salute della mia famiglia, ma finalmente arrivano le sospirate “ferie”! Anche per quest’anno non abbiamo alternative: mare, sempre mare, sempre nello stesso luogo, Riviera adriatica, Senigallia.

 

Ho passato tutta la vita su questa spiaggia, la sento profondamente mia e….per quanto abbia visto tante altre località anche più belle, questa rimane sempre la più tranquilla, la più “in confidenza” con me stessa, al punto che ci sono attaccata veramente come… una “cozza allo scoglio”!!!!

 

Quest’anno, però, è cambiato qualcosa: ho potuto riflettere con molta calma su tantissimi eventi accaduti e sensazioni provate in quest’ultimo periodo, i momenti forti che abbiamo vissuto sia con il Movimento che con la catechesi parrocchiale.

 

Ecco, penso che le vacanze dovrebbero essere questo: un momento di fermo immagine su come siamo, cosa sentiamo, come ci rapportiamo con la nostra realtà e soprattutto con chi “amiamo” per capire cosa rappresenta per noi. Non vorrei apparire presuntuosa, ma forse in questo caldo mese di agosto appena trascorso, sono riuscita a fare varie riflessioni su tutto questo.

Il fatto sicuramente più importante è stato avere la compagnia ed il supporto affettivo di mio marito. Avere tempo per noi, poter parlare e ragionare con calma, vivere in senso pieno le piccole cose quotidiane, senza sentirle solo gesti di routine. Dio ci ha veramente premiati, permettendoci di riappropriarci del dono del tempo!

 

Che gioia è stato scoprire come, pian piano, il Signore scava ed incide le sue parole nel nostro cuore!

 

Con animo libero ho apprezzato tutti i paesaggi che ho incontrato.

 

Quest’anno il mare era veramente bello, vedevo in lontananza Ancona, la città dove sono nata, e questo mi dava sicurezza: ancora una volta mi trovavo unita a qualcosa che era sempre lì, ma capace di rinnovarsi se guardato con occhi nuovi. Anche questa è una grazia.

 

………Diciamo che il rientro a Roma è stato molto impegnativo: la sensazione è subito quella di dover scontare tutto il bello ed il buono che ho accumulato, ma vorrei consolarmi, ritrovare quella calma estiva e ripartire con le parole di Guglielmo Giaquinta:

 

“Che cosa vuol dire ricominciare? Vuol dire che ogni giorno io devo scomporre la mia vita per viverne fedelmente i vari frammenti” (tratto da “Tutti Santi tutti Fratelli”)

 

 

Coraggio, la vita continua! Papa Francesco ha detto che “anche un solo essere umano buono dimostra che c’è speranza”: fidiamoci delle sue parole.

 Maria Boccanera Bersani