Un girasole sulle strade della capitale

Come i girasoli, dal mattino al tramonto, continuano ad orientarsi verso la luce, così noi creature, senza stancarci, siamo naturalmente protese verso il Creatore.

Più o meno consapevoli, la vita ci spinge sempre avanti nella direzione della luce perché, un passo dopo l’altro, percorriamo la strada che si snoda dinanzi a noi.

Quei campi assolati di girasoli riempiono gli occhi e mettono gioia nel cuore: sono bei fiori ma anche bravi maestri, nel loro muto simbolico linguaggio!

 

Noi cristiani che, al di là del simbolo, possiamo comprendere la natura alta del sole, per fede e per grazia riconosciamo le orme di Dio e ogni giorno lo ringraziamo …

Raccolti e spremuti, i semi di girasole danno olio buono da utilizzare per il cibo quasi a significare che la propria ricchezza bisogna metterla a disposizione degli altri.

Noi “Pro Sanctitate” vogliamo annunciare a tutti la vocazione che abbiamo ricevuto: siate luce del mondo, siate riflesso della sua luce, siate cioè santi come Lui è Santo.

Quest’anno, per la Festa di Tutti i Santi, Giornata della Santificazione Universale, come scelta particolare i membri e gli amici del Movimento Pro Sanctitate, hanno offerto nelle piazze d’Italia i girasoli della santità, anche come gesto concreto di solidarietà verso altri fratelli, che per diversi problemi, non vedono splendere il sole!

La bella partecipazione ci ha fatto gustare la gioia del bene presente nel cuore umano e soprattutto ci ha dato l’occasione di testimoniare il messaggio della fraternità: siamo tutti fratelli perché figli dello stesso Padre, di quel Dio che ci ama teneramente e ci chiede di condividere la sorte umana facendoci carico gli uni dei pesi degli altri.

Al centro di Roma, attorno alla fontana della piazzetta Madonna dei Monti, quella di Giacomo Della Porta, che si trova accanto all’omonima chiesa parrocchiale,dove il Servo di Dio Guglielmo Giaquinta ha il privilegio di essere sepolto, il 1° novembre abbiamo condiviso in clima di festa, con i bambini della Casa famiglia Ain Karin, a cui è andato tutto il ricavato. 

Ci auguriamo che sia, questo, un modo proficuo di essere “presenza di santità” e ci impegniamo perché la proposta si consolidi nel tempo come segno e tradizione.

 

 Come i girasoli...

 

In corsa controvento vedo campi sterminati di biondi girasoli.

Mostrano raggianti la corolla al sole e insieme lo seguono

– trepidi contemplatori – nel suo giro tondo in cielo.

Restano in segno di umiltà a capo chino tutto il giorno

nel bisbiglio sommesso che sembra una preghiera.

Noi, come agili girasoli, mai stanchi di seguir

Colui che ci ha chiamati, guardiamo la sua luce

con occhi di speranza e ripetiamo ancora e sempre

il moto roteante del sì senza ritorno.

Paghi del suo calore che matura i semi

ci prepariamo ad essere spremuti per dare olio in abbondanza

o a germogliare in terra fino al nuovo sorgere del sole.

Siam tanti, eppure pochi, a nascere e a morire

come fanno i grandi girasoli che vivono estatici nei campi,

 

quasi miracolo commosso un po’ fuori stagione.  (MLP 2002)

 

Marialuisa Pugliese