Papa Francesco a Palermo in festa!

Si è appena conclusa la S. Messa celebrata dal Santo Padre al Foro Italico di Palermo e trasmessa in diretta RAI. L’ho seguita tutta con grande commozione perché il mio pensiero è stato costantemente rivolto a Padre Puglisi, che fu mio Prof. di Religione al Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo. Ho avuto la fortuna di averlo avuto come insegnante  per tutti e cinque gli anni del liceo e l’ho potuto conoscere abbastanza bene; non sono stata coinvolta come volontaria nel suo Centro Padre Nostro perché lui sapeva della mia appartenenza al Movimento Pro Sanctitate e del mio impegno in esso. Ma certo c’era il coinvolgimento nella comunione e nella preghiera reciproca.

 

Oggi il caldo a Palermo è pesante eppure più di 80.000 persone sono state presenti nella immensa spianata del Foro Italico. Mi è piaciuta la sapiente regia della Rai, che ci ha fatto apprezzare tutta la bellezza della città. Panormus, “tutto porto” affacciata sul mare, un mare oggi blu cobalto su cui si stagliano le meravigliose verdi palme Washingtonia, Monte Pellegrino che si affaccia sul porto e sul Foro Italico e Santa Rosalia che da lassù ci protegge con un abbraccio intenso.

Cielo, Terra e Mare…un mix fantastico. E il palco con Francesco, sospeso in questa meraviglia di luce e di sole, le spalle alla zona Est con il quartiere di Brancaccio sullo sfondo e in alto un magnifico Crocifisso dipinto proveniente dal Museo Diocesano.

Non poteva esserci location più spettacolare per questo incontro del Pastore con il popolo siciliano e palermitano. E la sua attenzione maggiore è stata per le pecorelle sperdute del gregge: con quale tenerezza di padre ha invitato alla conversione i mafiosi: “Ai mafiosi dico: cambiate fratelli e sorelle”. Ha usato lo stesso verbo che usò la moglie di Vito Schifani nel suo appello ai mafiosi durante i funerali di Falcone e della sua scorta: “Cambiate e chiedete perdono, in ginocchio dovete chiedere perdono”.

Ci vogliamo credere che ci sia ancora la speranza che questa città bellissima possa cambiare. La morte di don Pino ha scosso molte coscienze e oggi i nostri bambini sanno chi è questo prete perché ne imparano a conoscere la vicenda umana e spirituale attraverso i percorsi di Educazione alla Legalità.

Il sorriso di Don Pino oggi risplende più che mai, ne sono certa.

 

 

Santina Mitra