E' l'amore che crea una famiglia

Sotto i riflettori: la famiglia.

Perché papa Francesco ha mostrato un particolare interesse per la famiglia sin dall’inizio del suo pontificato.

Perché è iniziata la XV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. E dove i giovani cominciano a comprendere il senso della loro vita e a muovere i primi passi della fede se non in famiglia?

Sotto i riflettori la famiglia, perché essa è una delle grandi sfide dei nostri tempi.

Perché la famiglia è un profondo bisogno dell’essere umano.

Da essa dipende il modo in cui una persona cresce ed impara ad affrontare la vita.

Rifugio, sicurezza, serenità, nucleo di persone dove ci si può sentire liberi di essere se stessi, in cui ricevere amore e attenzione. Efficace l’immagine del “nido”: come potrebbe un uccellino imparare a volare nell’immenso cielo e superare la “paura di non farcela”, se non avesse un nido nel quale fortificarsi e crescere?

I due estremi verso i quali oscillano le famiglie immature e povere di forza sono: o un nido soffocante, che impedisce la crescita facendo rimanere sempre bambini, incapaci di spiccare il volo… dove non viene mai detto un “no”, alimentando narcisismo e incapacità a sostenere difficoltà; o un nido assente, dove i piccoli sono lasciati soli e dove le ferite dell’abbandono rischiano di far prendere le strade più distruttive. Parlo di quell’abbandono che può verificarsi anche se si è fisicamente presenti nella stessa casa.

Come si diventa famiglia?

Prendendosi cura della propria capacità di amare, che include la capacità di essere in relazione, di dialogare, di ascoltare, di perdonare, di essere presente.

Presenza di Madre, che avvolge con il suo amore incondizionato, permettendo di radicarsi nella consapevolezza che si è amati per ciò che si è, regalando la fiducia nel proprio valore, che brilla senza dipendere da nulla. Presenza di Padre, che “contiene” con regole amorevoli la crescita, bisognosa di una direzione, per poter discernere il vero dal falso, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.

 

Sono diversi anni che a scuola curo uno sportello di ascolto …. quante ferite causate da mamme che restano bambine e papà assenti! È proprio ciò che quotidianamente ascolto a motivarmi nella scelta, presa l’anno scorso, di proporre un corso a scuola per i genitori. All’inizio è stato faticoso trovare genitori che volessero aderire: solitamente pensiamo di non avere nulla di nuovo da imparare! Poi piano piano si è costituito un piccolo gruppo ed è stata un’esperienza bellissima. Ho constatato quanto i genitori hanno bisogno di essere aiutati! I nostri tempi ci pongono delle sfide nuove, per le quali non siamo preparati. Dona tanta speranza vedere che ci sono genitori che si mettono in discussione, che vogliono crescere. Quindi, un messaggio a noi membri del Movimento Pro Sanctitate, che abbiamo a cuore la famiglia e che abbiamo a cuore la formazione delle coscienze: c’è tanto lavoro da fare! Come direbbe Padre Guglielmo: “Cosa state a fare lì seduti? Senza fare nulla e in continua agitazione? Il mondo ha bisogno di noi tutti… della nostra vita, segno di speranza!”

Prendersi cura della famiglia significa prendersi cura del nostro futuro. Se vogliamo che il nostro futuro sia nelle mani di uomini e donne che vivono i valori della giustizia, della rettitudine, se vogliamo che i nostri figli costruiscano un mondo migliore, un mondo nuovo, allora dobbiamo impegnarci a rendere le nostre famiglie “veri centri di umanità“.

«Nonostante le molte difficoltà che affliggono oggi le nostre famiglie, non dimentichiamoci, per favore, di questo: le famiglie non sono un problema, sono prima di tutto un’opportunità. Un’opportunità che dobbiamo curare, proteggere e accompagnare. È un modo di dire che sono una benedizione. […] Si discute molto oggi sul futuro, su quale mondo vogliamo lascare ai nostri figli, quale società vogliamo per loro. Credo che una delle possibili risposte si trova guardando voi, ognuno di voi: vogliamo lasciare un mondo di famiglie. È la migliore eredità: lasciamo un mondo di famiglie. Certamente non esiste la famiglia perfetta, non esistono sposi perfetti, genitori perfetti né figli perfetti, e, se non si offende, io direi suocera perfetta. Non esistono. Ma questo non impedisce che siano la risposta per il domani. Dio ci stimola all’amore e l’amore sempre si impegna con le persone che ama. Per questo, abbiamo cura delle nostre famiglie, vere scuole del domani. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà. Abbiamo cura delle nostre famiglie, veri centri di umanità» (Francesco, Viaggio apostolico a Cuba, 22 settembre 2015).

 

Sonia Chiavaroli