Il Battesimo: immergersi in una vita nuova

Enrica e Stefano, associati del Movimento Pro Sanctitate, dopo il Battesimo del loro piccolo Silvio, hanno riscoperto l’importanza di questo straordinario dono.  

 

L’inconsapevolezza di un bimbo o una bimba di pochi mesi di fronte all’evento del suo Battesimo è banalmente evidente, ma la potenza di ciò che realmente significa e di ciò che può realizzare nella vita del battezzato/a e dei suoi genitori è qualcosa di profondamente stupefacente. Ciò che per il piccolo o la piccola sembra del tutto incomprensibile è in realtà una miniera di grazie per i genitori e per tutta la sua famiglia.

 

Ma, ci si potrebbe chiedere… perché far vivere al bambino qualcosa che in quel momento non può razionalizzare né capire? Una coppia che decide di battezzare il proprio figlio/a sa, però, che tutto questo non è una illogica “abitudine”.

 

Qui la mamma e il papà giocano, a nostro avviso, un ruolo fondamentale come quello del concepimento. Qui si tratta di affidare, di consegnare la vita di un piccolo essere nelle mani di Colui che l’ha voluto fin dall’eternità. Dio è creatore della sua vita, e nel Sacramento del Battesimo sono i genitori, insieme al padrino e alla madrina, a dire fortemente il loro “sì” affinché questa piccola vita sia arricchita e benedetta dalla Sua Grazia.

 

E per noi è stato davvero così?

 

La risposta potrebbe essere incompleta, dato che l’esperienza di questo Sacramento è iniziata circa un anno fa e continuerà per sempre. Sicuramente è stato un momento che volevamo avvenisse il prima possibile… perché, infatti, togliere tempo prezioso alla possibilità di far entrare Dio nella vita e nella crescita del nostro piccolo?

 

Grazie anche alla comunità parrocchiale che ci ha guidati, alla preziosa formazione spirituale del Centro Operativo pro Sanctitate di Roma, e al sostegno delle nostre famiglie, abbiamo intrapreso un cammino di preparazione al Sacramento che ci ha fatto riscoprire innanzitutto il nostro di Battesimo. Sappiamo bene cosa significa per noi essere battezzati, aver ricevuto questo dono che ci ha spalancato le porte del cammino nella Chiesa e della comunione con i fratelli. Rivivere la sacralità di tutti i gesti del rito e della loro spiegazione, ci ha resi ansiosi di far vivere questo momento unico eppure eterno al nostro pargolo di cinque mesi.

 

Non può essere solo un po’ di acqua benedetta versata sul suo capo ad averci reso così felici quel giorno. Al di là di tutte le spiegazioni teologiche e dottrinali che molto probabilmente non siamo in grado di affrontare, possiamo però, di certo, testimoniare il desiderio forte che il nostro piccolo Silvio potesse finalmente essere partecipe e protagonista di questo “richiamo d’amore”.

 

Sì, perché, qui l’«amato» inconsapevole e apparentemente passivo è chiamato a far parte della comunità dei credenti e ad immergersi in una vita nuova.

 

E quel “Sì, lo vogliamo” ci rende consapevoli di una grande responsabilità, ma di un immenso dono, allo stesso tempo.

 

Ripetiamo, oggi, quel nostro “sì” ogni volta che invitiamo nostro figlio a dare a Gesù il bacetto della buonanotte, ogni volta che gli parliamo di Lui come dell’Amico più caro, che gli insegniamo il segno di Croce, che lo invitiamo a salutare, nella “casa di Gesù”, il Padrone di casa. Sono piccole, ripetute e dolci azioni che, come l’acqua sulla roccia, speriamo possano modellare e scalfire la sua crescita e la sua vita futura, affinché si senta sempre accompagnato e soprattutto amato.

 

Uniti ci impegniamo con fiducia in questo cammino, sorretti anche dalle parole del Servo di Dio Guglielmo Giaquinta, il quale ci ricorda che la santità è la risposta massima della creatura umana all’amore di Dio, ed essa è un bisogno e un dovere filiale che si origina proprio dal Battesimo.

 

Gesù stesso ha chinato il capo di fronte allo potenza dello Spirito che Suo e nostro Padre ha riversato su di Lui e riversa sul capo di ogni sua creatura e il suo appressarsi alle rive del fiume Giordano ci ricorda la Sua costante comunione col Padre e la Sua volontà. Egli ci insegna la Via, ci indica la strada, Lui non ci chiede nulla che non sia stato realmente voluto e vissuto in prima persona da se stesso.

 

Grazie, Signore, per questo esempio, grazie per averci chiamati tutti alla vocazione del Battesimo e grazie perché a noi genitori doni la grazia e la gioia di essere tuoi collaboratori di questa chiamata universale…

 

Buona riscoperta del Battesimo a tutti!!

 

Stefano ed Enrica Soscia