Con un amore di rivoluzione, per una rivoluzione dell'amore.

Chiedeva Gesù ai Farisei, osservanti della legge:

chi di voi se, di sabato, gli cade l’asino nel pozzo, non fa ogni sforzo per salvarlo (Lc. 14, 5)?

 

Se volessimo tradurre in termini moderni il pensiero del Maestro potremmo farlo ponendoci un altro interrogativo: se una casa va a fuoco e noi siamo coscienti di poter fare qualche cosa, ci è lecito goderci lo spettacolo dei pompieri che affrontano la morte?

Non è solo una casa che brucia, ma il mondo che va in fiamme. E purtroppo non si tratta di un rogo di amore ma di odio e di distruzione.

 

Ti è lecito stare a guardare impassibile o solo incuriosito o anche spaurito ma senza la precisa determinazione di fare qualcosa anche tu?

E' molto tardi, ma si è ancora in tempo a salvarci, tutti, dalla tragedia che ci avvolge, purché tutti ci decidiamo a impegnarci con un amore di rivoluzione in questa rivoluzione dell'amore.

 

Non attendere però più oltre; non illuderti che sono già in molti a lavorare: il posto tuo è solo « tuo » e rimarrà sempre vuoto se tu non lo avrai occupato.

 

Guglielmo Giaquinta