Fare memoria per dire "Grazie!"


Il Centro Oreb festeggia 40 anni

 

 

Vorrei cominciare il racconto di questo anniversario da un episodio accaduto quasi un anno fa; era primavera e in una delle mie passeggiate lungo la via dei boschi ho avuto uno di quegli incontri che restano impressi e, a modo proprio, segnano il cammino futuro. La persona con cui mi sono soffermata a parlare mi ha raccontato di sé, ma ha voluto anche manifestarmi la gratitudine per le tante occasioni in cui, frequentando il Centro Oreb, ha avuto modo di tornare a dissetarsi dell’acqua sorgiva della grazia, attraverso l’ascolto della Parola, le lunghe soste di preghiera, le iniziative con al centro temi importanti per la crescita dei singoli e della comunità tutta. A chiudere la sua narrazione un’esclamazione: “certo quarant’anni sono tanti!”. E’ allora che si è accesa una lampadina, diventata poi un faro che in questi mesi ha nutrito un desiderio: fare memoria e ringraziare il Signore per il dono di questo luogo sacro, sorto in questa magnifica terra per diventare un’oasi di pace, per offrire agli ‘assetati di Dio’ un po’ di quell’acqua che fa della vita un dono di Dio che si dona nel mondo.

 

L’8 gennaio del 1983 viene inaugurato a Calino il centro di spiritualità a cui, il fondatore della famiglia Pro Sanctitate, Mons. Guglielmo Giaquinta, ha voluto dare il nome di Oreb. Il luogo dell’incontro tra i profeti e Dio, un luogo di silenzio esteriore che favorisce il silenzio del cuore, dove l’uomo cerca Dio e Dio si rivela nel profondo, in pienezza.

In un tempo come questo, conquistato dalla velocità dei mezzi, dalle frequenze e dalle voci che invitano ad uscire, a consumare, la presenza di un posto dove fare spazio alla lentezza, che aiuti a rimettere ordine alle priorità della vita, oltre che essere una possibilità è una sfida. Le parrocchie, le associazioni e i movimenti ecclesiali oggi più che mai rappresentano l’espressione più autentica di una Chiesa viva che continua a camminare con i piedi per terra, con la mano nella mano degli uomini e le donne del nostro tempo e non rinuncia alla propria vocazione prima: annunciare il Vangelo. Ad un mondo che cambia le sue preferenze sui valori, una volta universali, è davvero una sfida indicare la misura cristiana, il modello delle beatitudini, la fraternità come riferimenti per una vita bella. Eppure Gesù è lo stesso ieri, oggi e sempre; è per Lui, la sua chiamata, la sua forza e il suo amore che noi possiamo essere rinnovati nella speranza.

Con questi sentimenti e con questi sogni la fraternità delle Oblate Apostoliche, in sinergia con la comunità dei laici che appartiene al Movimento Pro Sanctitate, ha voluto rendere solenne il passaggio ai 40 anni: una presenza di fedeltà al servizio delle comunità dell’Unità Pastorale e di quanti, nel tempo, hanno guardato a questa realtà come punto di riferimento per la propria crescita umana e spirituale.

Il 19 febbraio dalle ore 16, con la S. Messa presieduta dal Vicario generale, Mons. Gaetano Fontana, abbiamo cominciato un pomeriggio di celebrazioni all’insegna della preghiera di lode, dell’amicizia grata, della fraternità gioiosa. Dopo la Celebrazione Eucaristica, infatti, ci siamo soffermati ad ascoltare qualche testimonianza di amici ed amiche che hanno percorso con noi un tratto più o meno lungo del cammino della loro vita per dedicarci, in ultimo, ad un momento di convivialità attorno alle parole di gratitudine per i nostri benefattori e alla tavola che fa gioire il ‘cuore’.

Per la comunità che oggi anima questa realtà è stato emozionante poter ricordare quanti ci hanno aiutato nei primi passi di questa realtà, a partire dalla proprietaria dell’immobile, la signorina Maria Consonni, fino alle famiglie che oggi dedicano tempo ed energie per sostenere il lavoro e gli obiettivi del Centro Oreb.

Noi, dell’ultima ora, ci sentiamo grate ed onorate per essere qui, per aver raccolto un’eredità che incarna il sogno del nostro fondatore, che è frutto del lavoro di tutte le sorelle passate di qui prima di noi e viene rinnovata dalla presenza di quanti, ancora oggi, apprezzano il nostro servizio e approfittano delle nostre iniziative/proposte per camminare insieme nella volontà del Padre, con le mani aperte verso i fratelli e lo sguardo fisso al Cielo.

Un grazie particolare ai tanti amici e benefattori, ai parroci e alle loro rispettive comunità parrocchiali che, con delicato rispetto e grande generosità, ci aiutano a diventare ciò che il Signore ogni giorno ci chiama ad essere.

 

Rosanna Gagliano