Attualità delle riflessioni del nostro fondatore

G. Giaquinta nel Parco Nazionale d'Abruzzo, 1975

La catechesi di oggi di Papa Francesco durante l’Udienza generale ci rimanda alle parole di G. Giaquinta.

Il Papa esorta: “Cari amici  dobbiamo essere sempre grati al Signore, perché nella persona e nel ministero dei vescovi, dei sacerdoti e dei diaconi continua a guidare e a formare la sua Chiesa, facendola crescere lungo la via della santità. Allo stesso tempo, dobbiamo continuare a pregare, perché i Pastori delle nostre comunità possano essere immagine viva della comunione e dell’amore di Dio”.

Come non riconoscere una sintonia con la spiritualità giaquintiana? 

 

Parlare di spiritualità del sacerdote significa trattare di ciò che a lui deve più stare a cuore e cioè della vita interiore. Il sacerdote è costituzionalmente l'uomo di Dio e di Cristo. La sua vita di preghiera, di unione, di amore incondizionato al Padre e a Gesù Eucarestia non è realtà sostituibile con alcun'altra cosa. S. Agostino, parlando del Vescovo, diceva: « Attento che egli non si limiti a portare il "titulus" e non abbia la "res", sia cioè apparenza ma non vita vissuta, dispensatore di ordini, ma non pastore che si immola ». E in sostanza è ciò che pensava, già prima, S. Paolo, e che, in termini moderni, si potrebbe così esprimere: se non abbiamo l'amore verso Dio, tutto il resto non vale nulla e noi siamo dei poveri cembali da saltimbanchi o delle fredde campane legate, senza vita, a vecchi campanili.

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Tecnica, metodologia, relazioni umane, rapporti sociali, aggiornamento, cultura: sono tutti termini prestigiosi che danno luce e brillio ad un'anima piena di vita interiore, ma che si attaccano solo come vernici caduche su di un cuore sacerdotale che si è spento all'ardore per Cristo. Sta qui il problema primo e più drammatico del nostro sacerdozio. Dobbiamo essere donatori di soprannaturale, ma a condizione che di esso ci siamo già abbondantemente riempiti. S. Bernardo ripeterebbe: « esto conca, non canalis ».


                                                                                                    (Preti nuovi per uomini nuovi, 1967, Ed. Pro Sanctitate)