E' primavera a Pretoria (emisfero australe); le strade sono inondate dal mare viola dei fiori di jacaranda. Ci si vorrebbe dimenticare dei problemi domestici e di quelli dei vicini ma il rullo dei media non demorde. Scandalo dopo scandalo, tragedia dopo tragedia ci viene ricordato che viviamo tempi burrascosi, di equilibri precari. Seminare la speranza assume sempre più il carattere di un'opera spirituale, legata alla santità dei singoli, con poca o nessuna attinenza col mondo che ci circonda.
Eppure il bene accade. Queste ultime settimane ho assistito ad eventi importanti che mi hanno in qualche modo rianimato, ricordandomi come migliaia di uomini e donne continuano ad operare per il bene con impegno e spirito di sacrificio. L'accordo di Parigi entra in vigore il 4 Novembre essendo stato ratificato dalle maggioranze richieste, un accordo è stato pure raggiunto sulla riduzione delle emissioni CO2 nel settore dell'aviazione ed un altro accordo per la riduzione dei gas idro-fluoro-carbonati (HFC) nei sistemi refrigeranti. La Conferenza delle Parti della Convenzione sulla protezione delle specie a rischio, tenutasi a Johannesburg a cavallo tra settembre ed ottobre ha registrato una partecipazione e l'adozione di un numero di risoluzioni senza precedenti.
Intanto, mentre opinione pubblica e governi continuano a creare problemi agli accordi commerciali con Canada e Stati Uniti, l'accordo tra Unione Europea ed Africa Meridionale (Sud Africa, Swaziland, Lesotho, Namibia, Botswana e Mozambico) entra in vigore con plausi bi-partisan.
Sono risultati importanti anche se non definitivi né univocamente buoni. Trattandosi di strumenti, quello che conta è che uso ne verrà fatto. A tutti sono affidate delle occasioni di bene, in famiglia, nello studio, sul lavoro, dove la santità e la comunità trovano sostanza e speranza.
Parliamo, condividiamo, operiamo la speranza.
Massimo De Luca