TRAGUARDO FINALE, GRIGLIA DI UNA PARTENZA NUOVA

L’ultima giornata di campo parte in piena notte. A tu per tu col Signore fino all’alba. I giovani di Ciciliano si sono avvicendati nel vivere il loro personale incontro col Signore, e al mattino hanno concluso questa esperienza nella condivisione dei doni ricevuti. Fiumi di lacrime e tempeste di emozioni hanno animato le ultime ore di questa avventura… l’incontro, la messa, gli abbracci interminabili, i saluti per rivedersi ancora. Il bagaglio di ritorno fa fatica a chiudersi… insieme ai panni messi dentro alla rinfusa viaggiano sulla strada del ritorno tutti i frutti nati da questa esperienza speciale. Amicizia e fraternità, riflessione e interrogativi, domande profonde e risposte alternative… Martina e Valentina, entrambe 17enni di Riesi, le blogger passa notizie di questo Diario di bordo sono convinte: “Il vero viaggio comincia ora, nulla sarà più come prima. Siamo rinnovati dalla consapevolezza di essere amati da un amore così grande da lasciarci liberi davvero!”. Don Gianluca, nella Messa finale, ha affidato tutti i giovani a Maria, donna silenziosa e solerte, presenza preziosa e materna: “Saremo affiancati dalla sua presenza speciale. Maria ci guiderà nella strada che ci porta al Figlio, e rimarrà con noi nel nostro stare insieme con Lui”. 

Ciciliano 2015 finisce qui. Si spalanca per questi giovani un orizzonte nuovo da vivere nella libertà.

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UNA MESSA IN CAMMINO

Martedì, 11 agosto 2015

Partenza ore 9.00 alla volta di Subiaco. Il Sacro Speco è una grotta incastonata come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo. Qui un giovanissimo Benedetto Da Norcia visse da eremita, solo col suo Signore, e comprese i segreti della vita dello Spirito.

Davanti a questa grotta comincia per i giovani una esperienza straordinaria, una Messa itinerante, un percorso dirompente…

Prima di entrare ciascuno porta con se un segno. Un oggetto secco, inanimato, privo di vita. Chi prende una pietra, chi una foglia secca, chi uno ramo morto… Inizia la Messa in un silenzio surreale. L’oggetto morto fra le mani rappresenta quanto di più pesante, arido e sterile zavorra la nostra vita; quello che gli antichi chiamavano “peccato”. Tempo di riflessione. I giovani sono chiamati a riconoscerlo, a dargli un nome. Qual è la parte secca di me?

Sulla sommità di una scala ci attende un altare, una icona, una candela, la Parola. Vi deponiamo sopra il nostro “oggetto”; il nostro peccato, ora è consegnato a Dio. Tutti gli “oggetti” vengono raccolti, se ne fa un fagotto, da portare insieme. Ce lo passiamo in un cammino lungo, che parte da noi stessi, con le nostre miserie, sconfitte e povertà, e ci conduce verso l’altro, per “camminare con” e portare i pesi, gli uni degli altri. Partiamo dalla solitudine per arrivare alla condivisione. Solo così la Parola può farsi vita, dentro la nostra storia.

“Gesù io credo in Te, Gesù io spero in Te, Gesù voglio cambiare…” Preghiere semplici, ripetute insieme, scandite dai passi battuti su una strada lunga, a tratti faticosa, straordinariamente silenziosa… arriviamo al Monastero di Santa Scolastica… continua la celebrazione… una esperienza per l’anima che ci cattura il cuore. La messa finisce. Il pranzo al sacco è insolitamente silenzioso.

Il pomeriggio prosegue col rafting, tra le rapide del fiume Aniene, gelido ma irresistibile per un tuffo tutti insieme…

Giornata di esperienze estreme…si chiude con una notte bianca… tutta da gustare.

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IL GRILLO PARLANTE

lunedì, 10 agosto 2015

Scegliere in libertà, orientare la vita secondo i desideri più profondi, prediligere ciò che davvero è importante per sé, distinguere il bene dal male, la strada giusta da quella che porta a vagare nel buio… tutto questo spesso è difficile; le apparenze ingannano, le tentazioni tramano trappole, le paure confondono.

Ma i giovani di Ciciliano scoprono di non essere soli, perché Dio vigila su ognuno di noi come un grillo parlante. Ci guida passo passo. È sempre pronto a indicarci la strada senza imporla. Tocca a noi fermarci ed ascoltare. Farlo protagonista e Signore della nostra Vita.

Ma come ascoltare la voce di Dio? Come distinguerla nei mille rumori che stordiscono le nostre intelligenze?

Fermarci sui gesti semplici della quotidianità, imparare a compierli con cura e attenzione, provare un modo diverso per vivere le esperienze di tutti i giorni!

Gli spunti di riflessione di Don Gianluca fungono da mappa, utile orientare i ragazzi in un piccolo ma intenso viaggio nella propria interiorità, per imparare a riconoscere quella voce pronta sempre a riscattare le nostra libertà. Poi ognuno si racconta, e la mattinata si conclude così: in gruppo i giovani condividono emozioni, difficoltà, piccoli traguardi…

Il pomeriggio è all’insegna del gioco… calcio, pallavolo, schiacciasette, e tanto altro ancora… il campo comunale di Ciciliano fiorisce di amicizia, lealtà, accoglienza, sana competizione e vera fraternità… tutto si può vivere in modo diverso, anche il divertimento!

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STANCHI MA FELICI!

domenica, 9 agosto 2015

Giornata lunga, molto lunga oggi!

Alle 7.30 già tutti sul pullman che da Ciciliano porta a Roma. Scambio alla metro. Direzione San Paolo. Prima tappa: le “Tre Fontane”. Qui, ci racconta la tradizione, la testa di Paolo, decapitato perché fedele  fino alla fine al suo Signore, ha rimbalzato tre volte facendo zampillare tre sorgenti d’acqua; potere dell’amore, l’unico capace di trasformare la morte in vita! Poi… è Domenica, Messa insieme; tutti intorno allo stesso altare. E poi ancora… Incontro con le piccole sorelle di Charles de Foucauld: semplicità, prossimità, vicinanza, fraternità… la vita può essere davvero donata con coraggio. Visita alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura… pranzo insieme… passeggiata fra i tesori di Roma… serata a Trastevere… svago e allegria!

Sulla strada di ritorno, alcuni hanno ancora un po’ di energia per tirare le fila dell’esperienza vissuta fino ad oggi…

Samanta ha 22 anni, viene da Cazzago San Martino (BS): “La nostra vita si potrà dire realizzata solo se aderiamo al progetto che Dio ha su di noi”.

Vincenzo ha 20 anni, vive a Mazzarino (CL): “L’esperienza più bella di questo giorno l’ho vissuta nel momento dell'Eucarestia, quando Don Gianluca, in modo un po' insolito, ci ha chiesto di porre nella pisside la particola che conteneva tutti i nostri desideri e progetti di vita”.

Jeffrey, 17nne di Calino (BS): “Non è necessario altro, basta un po' di musica e d'allegria per trasmettere la gioia che Dio ci dà!”

Nicoletta, 17 anni, romana, si riporta nello zaino una riflessione di Don Gianluca: “Non si può essere cristiani a metà, bisogna essere convinti delle scelte che si fanno”.

Chiude Antonella, Aspirante Oblata Apostolica, lei sente che Dio la chiama ad offrirGli tutta la sua vita: “La cosa che più mi ha colpito oggi è il richiamo che don Gianluca ha fatto in riferimento al raggiungimento della felicità come metà della nostra vita. Trovo una sorprendente sintonia tra le sue parole e il carisma del Movimento: tutti siamo chiamati alla santità!

Il don ha sottolineato in particolare 3 segreti per raggiungere la felicità e quindi la santità:

  •   lasciarsi sradicare dal nostro progetto di vita ed entrare in quello di Dio;
  •   uscire dalla mediocrità che spesso appiattisce la nostra vita e ci impedisce di realizzarla;
  •   fermarsi, sedersi, aprirsi, ricevere Gesù, l'Eucarestia e piano piano, diventare come Lui.

Tutto questo è possibile se vissuto nella quotidianità delle nostre giornate.”

L’orologio segna 01:15 quando i ragazzi scendono dal pullman; sono stanchi, alcuni stravolti, tutti felici!

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ESSERE GIOVANI, ESSERE LIBERI

sabato, 8 agosto 2015

Giornata particolare a Ciciliano oggi. Un “pezzetto” di Direzione Nazionale per qualche ora si unisce, a nome di tutto il Movimento in Italia, a questa fetta di gioventù alla scoperta della libertà. Un incontro ricco di amicizia, confidenza, simpatia ed entusiasmo, che vuole esprimere tutta la passione e la cura che il Movimento desidera dedicare alle nuove generazioni. Nicoletta e Giulia, ricordano e condividono con emozione la bellezza e la preziosità di esperienze vissute “alcuni” anni fa, quando avevano l’età dei giovani che ora siedono sulle stesse sedie, corrono sulle stesse scale, guardano lo stesso cielo stellato… di notte…invece di dormire!!!

Ci accompagna oggi il giovane ricco il quale, ci fa notare Don Gianluca, aveva sì tanti beni, eppure chissà, tanto giovane non era. Tuttavia il Vangelo lo consegna alla storia così, forse, perché il suo vivo desiderio di cercare il “di più” ringiovaniva ogni giorno il suo cuore. Come lui ogni giovane si scopre desideroso di beatitudine, pienezza, autentica felicità, eppure incatenato in mille grovigli. Pregiudizi, paure, condizionamenti e soggezioni immobilizzano l’anima e spengono il desiderio di essere migliori. Ci viene in aiuto la fede autentica, non quella dei precetti e dei decreti, ma quella che nasce dall’incontro con lo sguardo di amore con Gesù. La fede è la strada, la libertà dei figli la meta: questa è la santità. Libertà di ricominciare ogni giorno e di scegliere la strada della gioia vera e piena.

Con un salto di 2000 anni, nel pomeriggio, Tony e Giovanna, amici del Movimento venuti da Roma, ci immergono nella rete della comunicazione virtuale. Facebook, Instagram, Twitter, Whatsapp: usarli senza farsi usare; senza mai dimenticare il calore di un abbraccio e la dolcezza di un sorriso.

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RICONOSCERSI “PRODIGIO DI DIO”

venerdì, 7 agosto 2015

Amicizie ritrovate e nuovi incontri movimentano l’esordio di questa avventura . Abbracci e strette di mano compongono la tessitura della nuova squadra che via via si dispone pronta per partire.

Don Gianluca apre l’esperienza rievocando l’antica e sempre nuova storia del figlio ribelle, fuggito alla ricerca della libertà, finito schiavo e solo, disprezzato e misero, costretto a tornare indietro per riscoprirsi figlio, erede, prodigio del Padre…

Il “figliol prodigo” accompagna ognuno in un viaggio dentro la propria anima, per riconoscere le catene che imprigionano cuore, mente e mani e consegnarle con fiducia a Dio che sa spezzarle con paterno amore.

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SI PARTE

Gallery

giovedì, 6 agosto 2015

Tutto è pronto. Trepidazione, attesa e tanta emozione accompagnano gli ultimi istanti che separano i giovani da questa avventura. Nuova per alcuni, già vissuta per altri.

Anna ha 17 anni e vive a Riesi, un paese nel centro della Sicilia. Ha appena chiuso la valigia ed è salita sul pullman che la porta a Ciciliano. Porta con sè tutto l’entusiasmo di vivere un tempo speciale: “Voglio ripetere questa esperienza perché lo scorso anno mi ha dato l’opportunità di fermarmi a riflettere su me stessa, ma anche di condividere difficoltà e desideri con tanti altri giovani come me!”

Il tema della libertà incuriosisce e interroga. Tutti dicono di volere essere liberi. Vedremo cosa metteranno di nuovo nella valigia di ritorno.

Seguiremo passo passo anche noi questo sentiero “Da burattini a figli” sul Diario di Bordo… unisciti a noi tutti i giorni!

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COUNTDOWN CICILIANO 2015


E’ cominciato il conto alla rovescia. Dal 7 al 12 agosto il tranquillo Centro Oreb di Ciciliano sarà terremotato da 70 ragazzi adolescenti, provenienti da diverse parti d’Italia.

Da Burattini a figli. L’avventura di Pinocchio, per i “bambini veri”,  dura tutta la vita. Questa esperienza è una scuola particolare per imparare la difficile arte della vera libertà.

Confronto e gioco di squadra,  dialogo e fraternità,  ascolto e silenzio,  preghiera e montagna,  musica e rafting…ingredienti originali per una avventura speciale!!!

Buona settimana ragazzi… noi con voi, per imparare a scegliere di essere liberi!!!

Scegliere di essere liberi

Affrontare le rapide, scalare le montagne, orientarsi in città e molto altro ancora. Non è l’ennesima avventura outdoor proposta da appassionati escursionisti, ma esperienza forte promossa da un gruppo di giovani universitari a circa 70 ragazzi tra i 14 e i 16 anniprovenienti da tutta Italia. Con loro alcune giovani consacrate e adulti del Movimento Pro Sanctitate. L’iniziativa in programma dal 7 al 12 agosto al Centro Oreb “Madonna di Lourdes” di Ciciliano (Tivoli) ha per tema “Da burattini a figli: scegliere di essere liberi”.


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