L'amore per il prossimo

"Il termometro dell’amore di Dio è l’amore del prossimo: amiamo dunque quanti attorno a noi portano nel loro essere l’immagine del Signore. L’amore del prossimo è fatto di comprensione, di dolcezza, di pazienza, di generosità: è amore che non giudica, non maligna, non mormora, non calunnia; che sa compatire e scusare il debole che cade, pur condannando il peccato e guardandosi da chi vuole nuocere; sa aspettare e sperare con sano ottimismo e non spezza la canna incrinata né spegne il lucignolo fumigante. È amore che non osserva solo le grandi linee, cura il dettaglio con delicatezza materna e che tutto dà - Gesù ha dato la vita - e a tutti si estende - Egli ha perdonato sulla croce.  È amore che è compassione affettiva ed effettiva per chi soffre e dolora, che è gioia per chi della gioia sente il bisogno. È amore, soprattutto, che è irradiazione dell’amore divino.  Fare del bene a tutti, lasciare in tutti una traccia Dio, specie in chi ne ha più bisogno: questa è la forma perfetta dell’amore ed è contemporaneamente l’espressione più bella dell’apostolato. È evidente che il modo più concreto per amare Dio, quindi per attuare il piano della santità, è l’amore per il prossimo".

 

Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Weekend di formazione: diventare educatori Pro Sanctitate

“Il compito del moderno educatore non è di disboscare giungle, ma di irrigare deserti”.

Questa citazione di Lewis mi ha risuonato nella testa per tutto il weekend di formazione trascorso a Roma dal 3 al 5 maggio con un gruppo di ragazzi universitari del Movimento. Lo scopo di queste giornate era proprio quello di iniziare a formarci come educatori ed animatori per le prossime esperienze (in primis quella che si terrà a Monreale a fine luglio con i ragazzi delle superiori). Essere educatori Pro Sanctitate non è una cosa semplice: è necessario infatti aver già maturato e aver fatto propri certi messaggi ed ideali, quegli stessi ideali che stanno alla base del Movimento.

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1+1 La santità è gioia

Se realmente crediamo in Cristo, se abbiamo trovato la nostra felicità in Lui dobbiamo emanare, ispirare gioia. Quante volte siamo tristi, abbattuti, pessimisti, non diamo serenità attorno a noi, non diamo gioia! Occorre avere la capacità di superare le piccole mille cose che a volte possono esserci nella vita di ciascuno per avere spazi più ampi, per dare quella gioia profonda che ci viene dal possesso di Cristo. Se tutti fossimo stati più seminatori di speranza e di gioia quante più persone ci sarebbero accostate a noi: avrebbero trovato ciò che esse cercano e cioè la felicità e la gioia.   (Servo di Dio G. Giaquinta)

1+1, Beati i miti

Beati i miti perché essi possederanno la terra. Non è la violenza, non è la forza, non è il dominio, non è la superbia, è la dolcezza, è la mitezza quella che conquista, perché Gesù è venuto in mezzo a noi non come il re trionfatore che schiaccia il nemico, ma è venuto come l’uomo umile. Dice il testo sacro seduto su di un giumento (Mt 21, 5) come una qualsiasi persona; e quando Gesù qualche cosa ha voluto insegnarci, che cosa ci ha detto? Imparate da me perché Io sono mite (Mt 11, 29). (Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Dopo la GMG in Honduras e Panama: Educazione – lavoro - famiglia – comunità

Dopo la GMG  in Honduras e Panama

 

Il 1° febbraio alle ore 22.30 siamo ritornate a Riga da Panama.

Un salto enorme: dal caldo al freddo, dalla povertà dell’Honduras ad un altro tipo di povertà, dal contrasto ricchezza-povertà di Panama city alla ricchezza-povertà di Riga; dall’entusiasmo della GMG al mettere in pratica nel quotidiano tutto cio’ che il Santo Padre ha affidato ai giovani!

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Dalla Lettonia a Panama passando per l'Honduras

Dal 15 al 20 gennaio, un gruppo di giovani lettoni, insieme a Rita e Liliane, ha fatto un’esperienza missionaria e di servizio in Honduras. Ora sono arrivati a Panama, dove aspettano l’incontro con Papa Francesco.

 

Perché abbiamo pensato di svolgere la pre-GMG in Honduras? Molto semplice.

Quando abbiamo visto che la GMG sarebbe stata a Panama, abbiamo pensato offrire ai giovani una esperienza di missione. Rita, conoscendo diversi missionari Maltesi nei paesi attorno a Panama, ha scritto a loro. Nel frattempo noi pregavamo e dicevamo: “chi ci risponde per primo è segno che il Signore vuole che andiamo lì”. Così è stato. Il primo che ha risposto è stato Mons. Joseph Bonello, ofm, Vescovo della diocesi di Juticalpa Olancho. Mons. Joseph è della stessa parrocchia di Rita a Malta. 

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1+1, Cristo è l'evangelizzatore

Cristo è l'evangelizzatore, colui che ci ha portato e comunicato la buona novella. Noi dobbiamo diventare i continuatori dell'opera di Cristo, essere come Lui evangelizzatori, diventando noi stessi, con la nostra vita, la esemplificazione attuata di ciò che il Vangelo insegna

 

Servo di Dio Guglielmo Giaquinta

Lo sguardo di amore di Dio

"Lo sguardo di amore di Dio non è uno sguardo che passa, così come un raggio di luce che tutto tocca senza fermarsi su alcun oggetto: lo sguardo di Dio si posa su ciascuno di noi. É uno sguardo dunque personale" 

(Servo di Dio G. Giaquinta, La Spiritualità del Movimento Pro Sanctitate)

Riscoprire di non essere soli

La bellezza del 1° novembre sta nel riscoprire di non essere soli nel cammino della fede. Questo abbiamo celebrato in Cattedrale a Noto (con la presenza di S. Ecc. Mons. Antonio Staglianò e il Vicario generale don Angelo Giurdanella): una Chiesa riunita per ricordare i “grandi i santi” come San Corrado, patrono di Noto, e quelli della “porta accanto”.

Uno + uno la santità è contagiosa: l’assemblea era composta da associati e amici del Movimento Pro Sanctitate e tutto il popolo di questa porzione di chiesa che ha riflettuto e pregato per la Santificazione Universale. Alla fine della celebrazione i membri del Movimento hanno consegnato a tutti dei foglietti con la vita di un santo, segno che ricordi a ciascuno che abbiamo dei compagni di viaggio, degli intercessori, delle guide per il cammino di santità sognato dal Padre e annunciato con forza ed umiltà dal Servo di Dio Guglielmo Giaquinta.

 

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1+1, il battesimo polveriera di santità

Israele, sorgenti del fiume Giordano
Israele, sorgenti del fiume Giordano

 

In me battezzato

non c'è semplicemente una scintilla del divino,

ma l’abbondanza della grazia divina

che mi costituisce figlio di Dio

per cui posso rivolgermi al Padre

e chiamarlo Abbà, e dirgli:

io sono tuo figlio, tuo erede;

e così a Cristo: tu sei mio fratello.

 

Guglielmo Giaquinta

 

da La Spiritualità del Movimento Pro Sanctitate

La Giornata della Santificazione 2018: credere nell'amore, vivere per servire

Il primo novembre si celebra la Giornata della Santificazione Universale ideata, nel 1957 dal giovane sacerdote romano Gugliemo Giaquinta, oggi Servo di Dio.

La Giornata della Santificazione Universale è occasione di festa, di condivisione, di annuncio e di proposta: ogni uomo, di ogni età e condizione di vita, è chiamato alla santità che è amicizia con Dio, vita educata alla scuola del Vangelo, motore di una Rivoluzione capace di trasformare il mondo.

Il Movimento Pro Sanctitate, raccoglie con gioia e passione la consegna del Fondatore e celebra questa giornata, attraverso un autentico e rinnovato impegno di vita e molteplici esperienze di preghiera, riflessione ed evangelizzazione.

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Un Girasole per te 2018 - comunicato stampa

1 Novembre 2018

Il Movimento Pro Sanctitate, nelle piazze d’Italia.

Prendi un girasole,

fai un gesto di fraternità concreta,

condividi il sogno di una rivoluzione

 

Primo novembre, festa di tutti i Santi, memoria grata di uomini e donne che nell’eroismo di grandi gesti o nel nascondimento di straordinarie quotidianità, hanno cambiato la storia. 

Primo novembre, Giornata della Santificazione Universale. Una occasione per ridire a tutti che l’amicizia di Dio non è riservata a pochi, ma è per tutti. Un giorno per rinnovare e condividere il sogno di un mondo diverso, in cui tutti gli uomini vivano da fratelli.

 

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1+1=4 (Uno + uno = quattro)

Due lineette rosa ti stravolgono la vita. Ma vale solo la prima volta, il secondo cresce da solo. Dicevano.

Tutto è iniziato in una freddissima giornata di novembre, fuori c’era la neve e noi ci eravamo ritagliati quel sabato pomeriggio per dare alla casa un’atmosfera natalizia con qualche decorazione. Il piccolo di casa era più energico e la mamma più irascibile del solito e così il papà decide di uscire con il piccolo urlatore, con la scusa di comprare la punta dell’albero (la mamma aveva accennato solamente trentatré volte alla mancanza di quest’ultima, quasi con le lacrime agli occhi). Durante questa passeggiata padre-figlio, il papà riceve la chiamata della mamma: “Cos’altro devo comprare?” chiede ironicamente. “Niente di che, solo un test di gravidanza visto che ci sei”. “Perché un test di gravidanza?”. Silenzio… La risposta era ovvia. Da qui alle lineette il passo è breve, o meglio, il passo del papà è veloce, quindi il tempo è breve.

 

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Uno + uno, It's ok! – Insieme… la santità è possibile!

A conclusione della bellissima esperienza di Zafferana, dove si è respirato un clima di vera gioia e fraternità, ecco le testimonianze di alcuni partecipanti all’esperienza del Centro Operativo di Catania:

 

«L'esperienza di Zafferana per me è stata bella perché mi sono sentita più partecipe del Movimento e spero di diventarlo sempre più: state diventando una vera bella famiglia per me e mi auguro di camminare assieme a voi verso la santità. Il messaggio che ho recepito è che è possibile percorrere piccoli passi verso la santità nella nostra vita quotidiana, vivendo con umiltà e accettando tutto ciò che ci accade per amore del Signore. Ciò che propone il Movimento Pro Sanctitate, ossia la speranza di poter diventare tutti santi, può diventare un obiettivo alla portata di tutti se lo vogliamo…. Si può diventare santi continuando a vivere la nostra vita di tutti i giorni, nella famiglia, nel lavoro, nella parrocchia o in qualsiasi ambito dove ci è dato  di stare, purché facciamo ogni cosa con umiltà, prendendo come esempio la Madonna, accettando anche la croce che ognuno di noi può avere nella propria vita e vivendola come un’opportunità di crescita spirituale. La Carità è il dono più grande che ci deve accompagnare nel compiere il nostro dovere… la nostra voglia di santità deve condurci a cercare di renderci vicini alle persone che soffrono» (Mariella - Catania).

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CHIAMATI A COSTRUIRE PONTI CON L’“OPERAZIONE UNO + UNO”

L’ingegno umano, di ponti, ne ha realizzati tanti lungo i millenni, fin dagli albori della storia, sempre per quell’esigenza connaturale dell’uomo di andare oltre, di superare le barriere, di dilatare le frontiere, di unire e di comunicare! E ciò che è vero sotto l’aspetto fisico e logistico, lo è stato e lo è ancor più radicalmente nell’ordine psicologico e spirituale.

Di ponti costruiti materialmente e anche attraversati da ciascuno di noi ne conosciamo forse una varietà illimitata. Ci sono ponticelli minuscoli appena visibili a cavallo di fiumiciattoli che scorrono nella vallata o in mezzo alla campagna, e viadotti d’autostrada a campata unica, maestosi da vertigini, solo a pensarci. Ci sono ponti levatoi all’ingresso di castelli medievali, e ponti ferroviari innalzati su una sequenza infinita di archi. Ci sono quelli antichi ancora lì a sfidare il tempo e dare testimonianza del genio umano, e quelli di ultima generazione, gli altissimi pennoni che lanciano i loro tiranti non so come sull’altra sponda!

Dei ponti, poi, che sembrano restare invisibili – agli occhi, ma non alla mente e al cuore – non si può far certo una conta matematica. Si può dire però che la storia di per sé è un grande ponte nel tempo: lo è stato e lo sarà ancora, per tutte le generazioni! Che le civiltà nella loro originale identità hanno costituito popoli e nazioni, e le culture con la loro ricchezza hanno attraversato i secoli. Che le religioni nel comune sentire hanno cementato gli uomini tra loro, e il Vangelo di Gesù Cristo, percorrendo in lungo e in largo le strade del mondo, in virtù della testimonianza dei santi e del sangue dei martiri ha seminato il germe della fraternità universale. E che i moderni mezzi di comunicazione sociale, pur nei limiti riconosciuti, sono una sorprendente dilatazione dello spazio e un’inarrestabile sfida di globalizzazione. 

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